Ripetute 1x1K 3' 35" + 10x400 1' 20" rec. 2'
Credevo di essere andato male. Soprattutto nel finale, pensavo di essere crollato. E invece scaricando i dati del garmin, una sorpresa che mi ha ridato un po' di fiducia. Le sansazioni durante l'allenamento rimangono le stesse, ma ora le posso leggere in tutt'altra ottica. Non ero ancora uscito in strada che l'anca destra aveva lanciato qualche disapprovazione per la corsa in serata. Una fitta ad ogni movimento che già ieri sera mi aveva fatto quasi inciampare scendendo da un marciapiede. E le gambe non erano di parere diverso, stanche e pesanti. Ormai le sento così da un po' di tempo. Brillantezza e leggerezza se ne sono andate insieme al fresco di inizio primavera. Fresco che però è arrivato a sorpresa in serata, accompagnando un bel temporale che ha solo socurato il cielo attorno a Gessate per sfogarsi verso Milano. E lasciarmi correre in pista.
Premesse tutt'altro che buone. Due chilometri di riscaldamento in paese e poi sono entrato al centro sportivo. Il gruppo giovanile dell'Atletica Gessate è ormai quasi perennemente presente in fondo al campo, vicino alla zona lanci. Tutti ragazzini di medie e primi anni delle superiori, qualcuno forse anche delle elementari. Salto in lungo, triplo salto, giavellotto, martello, corsa ma solo in velocità. Piccoli gruppi che perfezionano la tecnica. E si divertono. Quello che ogni ragazzino dovrebbe fare. A farmi compagnia altri tre runners, amatori come me, intento già nei loro giri a ritmo blando (credo abbiano fatto una decina di chilometri). Ricordandomi dei consigli di William, che mi ha detto di variare la direzione di corsa quando sono in pista, ho cominciato a girare in senso anti-orario (come si fa solitamente in pista, nda) fino allo scoccare della prima ripetuta lunga. Le sensazioni non sono cambiate nemmeno col cambio di passo. Due giri e mezzo quasi al massimo, ma senza l'adrenalina e la facilità di corsa che hanno caratterizzato gli allenamenti di qualche mese fa. Ma nei tempi previsti da Fulvio.
Ho provato anche stasera le Diadora N6100. Le sensazioni provate ieri non sono state diverse. Ho notato però che forse non sono adatte ai ritmi un po' più veloci. Sarà la conformazione della scarpa, ma non ho sentito la spinta che invece avrei voluto durante la fase di ripetuta. Probabilmente è l'abitudine a correre con scarpe con conformazione diversa. Caldo non c'è stato, anche se ho cominciato a sudare subito come se fossi stato sotto ad una doccia. Ma insieme al fresco ha tirato sempre un fastidioso vento che in alcuni tratti di pista è stato nettamente fastidioso, rallentandomi vistosamente. Ma essendo la pista circolare credo che benefici ed ostacoli siano stati equivalenti. O almeno credo. Perchè rivedendo adesso i tracciati qualche dubbio mi viene.
I 400 m a 3' 20" non sono stati per nulla una passeggiata. Un po' di tempo che non li correvo. E l'ho sentito subito. Già dopo la seconda ripetuta mi sono chiesto come avrei fatto a finirle. Ma ho solo pensato a correre. Sono praticamente sempre partito ed arrivato nello stesso punto, sia facendo il giro di pista veloce che nel recupero dei due minuti. Pensavo di essere andato bene nella prima parte e di aver peggiorato nella seconda, avendo anche fatto decisamente più fatica nel finale, ma la realtà è stata esattamente l'opposto. Primi cinque giri che pensavo essere tutti nei tempi prestabiliti, ma qualche piccola defezione c'è stata. Seconda parte di allenamento invece con una marcia in più, anche se credevo di aver rallentato. In realtà ho solo allungato di qualche metro il giro, scostandomi dalla corda della corsia più interna e stando leggermente più verso il centro. Lo avevo notato anche in corsa. Quando dopo la quinta serie ho invertito la direzione di corsa, correndo in senso orario, automaticamente e inconsapevolmente sono anche stato più largo. E i tempi più alti registrati ad ogni giro dal garmin non sono stati altro che il risultato di una distanza maggiore, ma in realtà ad una media migliore. Quindi allenamento molto più performante di quanto avessi pensato all'inizio e soprattutto in crescendo. E anche la media finale dei 12 Km ne è stata la conferma, chiudendo tutto l'allenamento in 49' 51", decisamente un buon tempo vista la tipologia della seduta. Di sicuro domenica al Parco Nord le gambe si ricorderanno delle ripetute di oggi. Ma potrebbe magari essere un ricordo positivo e non solo un lamento. La forma, prima o poi, come è scesa, risalirà anche. Basta continuare a lavorare bene.