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Fresco caldo a Monfalcone

Avremmo dovuto correre poco fuori città, lungo i sentieri del carso, una marcia per scaricare la corsa del sabato sera e mettere qualche chilometro tranquillo nelle gambe. Ma il Campionato del Mondo in Brasile a notte tarda ci ha scombussolato un po' i piani. Stanchezza nelle gambe e troppe poche ore di sonno ci hanno fatto optare per un ben più rilassante scarico a metà mattinata, ognuno col suo ritmo, ognuno nella sua zona preferita. Io trovo la zona industriale completamente deserta appena dopo Staranzano il posto ideale per correre, con le sue strade larghe, dritte e deserte  ideali per gli allenamenti medio-corti. Due chilometri per arrivarci, giusto il tempo per un buon riscaldamento.

E nonostante mi aspettassi una domenica di pioggia ed avendo invece trovato una mattinata di pieno sole, il caldo non ha comunque dato fastidio. La leggera bora che ha soffiato per tutta la mattina ha mitigato i raggi del sole senza influenzare particolarmente il ritmo. Le gambe non hanno sofferto troppo gli otto chilometri collinari del sabato e il vento, pur soffiando contrario nel tratto d'andata, è stato più rinfrescante che frenante. Non che la canotta sia uscita illesa dai 10 Km, anzi. Ma la fatica respiratoria e l'afa dei giorni scorsi sono sembrati un lontano ricordo. Avrei voluto provare due serie sui cinquemila, ma coscientemente ho preferito seguire le sensazioni ed accontantarmi di quello che è venuto, 43' 47" di ritmo lento. Solo negli ultimi due chilometri il vento contrario a dato davvero fastidio, ad alcuni incroci con raffiche improvvise e potenti. Non sarò nel periodo di forma perfetto, ma mi sto divertendo. Ed è questo quello che conta.