Un fiume sul Naviglio
Arriva l'estate e arrivano anche le belle giornate. E probabilmente sono mancate a molti, perchè quando ieri sera sono arrivato sul Naviglio sono rimasto a bocca aperta. Non avevo mai visto così tanta gente sull'alzaia in un giorno infrasettimanale. Fortunatamente non avevo in programma ripetute o allenamenti a ritmo sostenuto perchè in alcuni tratti sarebbe stato un problema mantenere il ritmo. Tantissime persone, la maggior parte di ritorno da una passeggiata in bici, ma anche tanti a piedi, molti pescatori e gli immancabili podisti. La gente sta riscoprendo la vita salutare. E se nel week-end trovare un fiume-umano è cosa abbastanza normale, di lunedì in quattro anni è la prima volta che mi capita.
Come detto sono uscito per un 12 Km lenti, con ritmo intorno ai 4' 30". Ma la quantità di gente che si incrociava sulla stretta ciclabile mi ha fatto fare continui strappi veloci e poi lenti per lunghi tratti. Superare chi sta passeggiando è abbastanza semplice, ma quando si incrociano gruppi di signore in bicicletta che pedalano alla stessa velocità del passo di corsa la cosa diventa ostica. Soprattutto quando aumentano il ritmo mentre le stai superando o lo diminuiscono appena rallenti per lasciare passare chi sta arrivando di fronte. In certi momenti sembrava mi stessero prendendo in giro. Fisicamente devo poi dire che la corsa di domenica si è fatta sentire. Anche se le salite non sono state impegnative sia polpacci che quadricipiti li ho sentiti indolenziti. La cosa più strana però è stata lo scoprire che dopo 52' 28" di allenamento ero più sudato dei 20 Km di Torrevilla. In questo periodo mattina e sera fanno la differenza.