Ripetute 8x400 1' 24" rec. 1' 30"
Alla fine non è andata malissimo. I presupposti per una giornata-no c'erano tutti ancora prima di iniziare. Vento a raffiche e mal di schiena. Cielo azzurro e nuvole veloci, alberi piegati ad arco. Il peggio che ci possa essere durante una corsa. Per di più con un sole caldo e giallo. Ma la cosa che mi più mi ha preoccupato (e mi preoccupa ancora) è stata la schiena. Le sadiche mani di William ieri sera si sono fatte sentire, ma non hanno fatto il miracolo. Quadrato dei lombi, paravertebrale, psoas, sono i muscoli che sembrano interessati nella zona contratta. Non ho un dolore ma proprio una sensazione di compressione, di tensione, di contrazione appunto. Ma il tutto non mi ha impedito di correre.
In realtà la schiena soffre molto di più quando sono seduto. Il dolore esce nel momento in cui la gamba destra è tesa e eretta a novanta gradi rispetto al bacino. In movimento e soprattutto a caldo, il fastidio è quasi inesistente. Per questo dopo i primi chilometri di riscaldamento per verificare la situazione ho deciso di proseguire con l'allenamento. Se così non fosse stato mi sarei fermato. Spero di arrivare alla corsa di sabato a Monza, poi magari una settimana di riposo. Sentirò sia William che Fulvio per sapere cosa ne pensano.
Ripetute un po' più lunghe e un po' più lente delle ultime ultime settimane, 400 m in 1' 24" (vale a dire 3' 30" al chilometro). Che dopo le serie di domenica ad Endine mi sono sembrate una passeggiata sulla carta. Ma non avevo fatto i conti con il vento. Quando ho cominciato a correre sulla pista ho subito notato quale sarebbe stato il tratto più critico di tutto il tracciato, centocinquanta metri in cui la fatica sarebbe raddoppiata. In realtà facendo un giro completo di pista per ogni serie favore-e-controvento si sono equamente suddivisi. Ma, per quanto ho potuto percepire, il contro è molto più incisivo del favore, soprattutto nella parte finale di allungo. Serie che sono andate bene, come sospattavo, con una media di 1' 20" al giro (3' 20" al chilometro). Bene soprattutto perchè cresciute in progressione. E me ne sono accorto subito nei tratti di recupero che sono diventati sempre più lenti con l'aumentare delle ripetute. Ma la schiena ha retto. Certo, ho sentito che non era a posto, ma non so se fosse una sensazione realmente fisica o più mentale. Di sicuro stando seduto la situazione è decisamente peggiore. Quello che più mi ha stupito è invece stata la media finale degli 8 Km totali in pista, 3' 58". Mi sento un po' stanco e non completamente a posto, ma spero che in questi due giorni la situazione possa almeno leggermente migliorare. Vedremo.