Ritorno al Lago di Tret
Secondo giorno in Trentino e seconda uscita consecutiva. Questa volta un po' più breve a causa della pausa pranzo veloce, ma lo stesso intensa. Con Davide, e seguiti anche da Andrea in versione ciclicstica, siamo tornati verso il Lago di Tret, dove tre settimane fa avevamo fatto anche il bagno. Lasciata la macchina all'ultimo parcheggio dopo San Felix, siamo partiti subito con buon passo. La salita che mi ricordavo più leggera era invece abbastanza impegnativa, sensazione dovuta anche al ritmo sostenuto. Poche parole e un passo dopo l'altro sul lungo sentiero largo e ghiaioso che si inerpica lungo il bosco. Silenzio e solo qualche canto d'uccelli. Davide mi anticipa di qualche decina di secondi alla Malga dove la salita finisce e comincia uno stretto saliscendi tra alberi e radici. Ci perdiamo di vista ma riesco comunque a trovare la strada per il laghetto. In solitaria faccio un giro lungo la sponda piena di gente, che si gode sole, pace, tranquillità e aria fresca, alla ricerca di Davide. Ci incontriamo appena ritorno al punto di partenza e con lui ripercorro ancora la circonferenza lungo la sponda. Quasi nello stesso punto scorgiamo Andrea e per la terza volta ripasso lungo il sentiero che costeggia l'acqua. Niente bagno questa volta. Aria e acqua troppo fredda ma soprattutto tempo scarso. Lungo un altro sentiero ritorniamo verso l'auto parcheggiata a valle. Davide mi stacca quasi subito, ma io controllo il passo e soprattuto la strada dopo la brutta esperienza sul Monte Roen dell'ultimo mercoledì di luglio dello scorso anno. Esattamente trecentosessantaquattro giorni fa. Quando fermo il cronometro siamo stati fuori solo poco più di mezz'ora, 37' 58", ma col passo tenuto e dopo la corsa di ieri direi che è più che soddisfacente.