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Ripetute 10x100 salita + 10x200 40" rec. 2'

Il giorno delle ripetute arriva sempre. Che ci sia la voglia o no. Mentre nelle scorse settimane non vedevo l'ora dei ritmi veloci, in questa sono stato meno ansioso. Mentalmente la mezza di domenica mi ha come saziato. Le corse di questa settimana le ho vissute come scarico (e in realtà quello erano) non in previsione della prossima mezza che farò a Pisa tra tre settimane. Allo stesso modo è arrivato l'allenamento di questa sera. Sera, si. Per forza di cose ho dovuto spostare la seduta che sarebbe dovuta essere domani (ma sarò a Firenze per la maratona) ad oggi. E non avendo vicine salite papabili nella pausa pranzo sono dovuto ritornare al vecchio orario serale. Preferisco decisamente la luce.

Luce frontale, maglia pesante, nuovi ciclisti Nike. I 5°C di questa sera si sono fatti sentire, anche grazie all'umidità. Sono ritornato tra Cassano e Groppello per ritrovare la salita-discesa verso fara Gera d'Adda. Il dislivello è pressochè perfetto per le ripetute. E diversamente dall'ultima volta ho anche trovato un po' più di luce. C'è chi pensa che la sera, la notte sia buia. Buia e sempre uguale. Ma non è mai così. C'è buio e buio, notte e notte. Oggi gli alberi quasi spogli lasciavano filtrare una leggera luce. Si poteva intravedere l'umidità del sottobosco, cogliere le ombre immobili di rami e foglie. Il silenzio, invece, è sempre uguale. Ho seguito la prima parte di allenamento, salendo e scendendo dalla ripida strada che congiunge il letto dell'Adda al Naviglio. Cento metri e un minuto e mezzo di recupero. Avrei dovuto farne due, ma ho visto che trenta secondi in meno non mi avrebbero pesato. Più che altro corrispondevano al tempo esatto di salita e ridiscesa dopo l'allungo. Temevo di più le successive ripetute in pista a 3' 20". Le prima due le ho fatte subito lungo il Naviglio scendendo verso il Centro Sportivo di Cassano d'Adda. L'aiuto del falsopiano leggermente in discesa a certe velocità si sente eccome. Le gambe sembrano girare da sole. Diverse le sensazioni dentro la pista del velodromo. Intanto ho subito scoperto che, anche se il giro completo è di quattrocento metri, gli intermedi non sono esattamente segnati ogni cento. Così ho dovuto di volta in volta seguire le indicazioni del gps invece di prendere i riferimenti di pista come faccio di solito. Una distrazione in più. Ma le gambe hanno sempre girato bene e a mille, sempre sotto i 40" previsti. Credevo sarebbe stato un allenamento breve e invece alla fine i chilometri sono diventati 10,6 Km per un totale di 52' 41". Ciò che non mi è piaciuto è stato il fastidio che ho sentito già dalle prime ripetute in pista al polpaccio sinistro. Siamo alle solite. Non mi sembra ci sia nulla di grave, ma per scrupolo credo che dopo il week-end di Firenze un piccolo controllo andrò a farlo. E parlando di week-end ne approfitto per fare l'in-bocca-al-lupo a tutti quelli che saranno impegnati in gara. La maggior parte saranno a Firenze, dove è prevista una migrazione di massa (più di 11000 gli iscritti, nda), dove saremo anche io e, soprattutto, Chiara. Obiettivo 3h 10'. Più che papabile. Io farò il mio per i primi 21 Km, poi sarò spettatore per i restanti. Se la vedete, mi raccomando, incitatela. Un altro in-bocca-al-lupo va a Simone che proverà il suo pb ai diecimila di Zeloforamagno. Peccato non esserci, sarebbe potuta essere una bella sfida. Mi consolerò con una bella e succulenta fiorentina.