Mi piace
Mi piace correre sotto la pioggia. Mi piace meno quando fa freddo. E' fantastico uscire di casa quando sta per scoppiare un temporale estivo o primaverile con goccioloni grossi e tuoni che si avvicinano poco alla volta. Un po' meno in autunno, col buio e le pozzanghere grige che riflettono la luce dei lampioni. Le auto sembrano fare apposta a centrarle per bagnarti. Ieri fortunatamente la temperatura era più che accettabile. L'ideale, per lo meno, sarebbe stato che avesse iniziato quando già mi fossi trovato sul Naviglio e le gambe fossero già state calde. Ma non si può sempre avere tutto.
Tutto sommato però è stata una buona corsa. Ancora una volta a sensazione. Ancora una volta immerso nel buio dell'alzaia. Si ricomincia con le ripetute brevi per aumentare la velocità, ma da domani. La sorpresa l'ho avuta quando ho ricontrollato a pc gli intermedi dei 10 Km. Sensazioni e tempi non sono per nulla andati alla pari. Credevo di essere partito tranquillo, anche un po' stanco. Gambe fredde, pioggia che ha infastidito i primi chilometri fino a quando il corpo non è entrato in temperatura. Dato che avevo preventivato di fare il lento, mi sono anche coperto con uno smanicato per non prendere freddo. Nei giorni successivi alla maratona si è più vulnerabili a raffreddori e influenze e il vento salito in serata mi ha fatto optare per un po' più di prevenzione. Sull'alzaia le gambe hanno cominciato a macinare un po' più velocemente. Nessun altro in giro. Il Naviglio si è riempito con l'acqua della pioggia per qualche centimetro. Come una lunga e grossa pozzanghera marrone. Visti i fastidi ai polpacci ho anche ritirato fuori dall'armadio i booster della Compress Sport. Male non fanno di sicuro. Anzi. Credo che durante i prossimi lavori in velocità saranno molto utili. Al giro di boa mi sono sentito un po' stanco, ho cambiato ritmo lasciando comandare tutto alle gambe, fino al ritorno al semaforo di Bellinzago, dove purtroppo il rosso mi ha fermato per almeno una ventina di secondi. Poi ho solo trottarellato per i seguenti due chilometri fino a casa. 41' 46" totali, ma a sorpresa una seconda parte (fino allo stop forzato) molto più veloce della prima. Non lo avrei mai detto. Strane le sensazioni e i segnali che manda il corpo a volte. Avessi guardato il gps sarei rimasto sicuramente condizionato.