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[M] Sett. 10 - Rip. 2x3000 + 2x1000 rec. 3'

Duro non rende l'idea. Mi spaventava non poco questa serie di ripetute, non tanto per la durata, quanto per la velocità. Due volte i tremila a 3' 40" più due volte i mille a 3' 35" alternati e con soli tre minuti di recupero tra ogni serie. Non sapevo se temere di più la lunga durata dei primi o l'alta velocità dei secondi. Adesso so che non c'è differenza. La sofferenza è talmente alta in entrambe i casi non saprei scegliere quale sia il male minore. Ma la soddisfazione di portare a termine un allenamento come questo è doppia. Nonostante, nella seconda parte, abbia sofferto non poco l'alta prestazione della prima.

Correre con Franco è stata manna dal cielo. In queste settimane di ripetute insieme ho scoperto quanto aiuto possa dare correre con qualcun altro invece che da soli. Non solo per la compagnia, visto che durante le ripetute di parlare non ne sono capace, ma soprattutto per la resistenza nello sforzo. Avere un riferimento sulla velocità, avere un appiglio nel momento di crollo, avere un compagno che condivide la stessa fatica. Strano per me che mi sono sempre allenato da solo. Come lui del resto. Quello che spero, ora, è che diventi anche compagno a Carpi, per il mio e suo ritorno sui quarantadue chilometri. Credo che la prima serie da tremila sia stata quella che ho sofferto di più di tutti i 13,5 Km. Un po' per essere partito un po' troppo forte (primo chilometro a 3' 35") un po' per non aver ancora rotto bene il fiato. Ho rallentato leggermente poi per i restanti chilometri, ma rimanendo in media tabella. Credevo che non sarei più ripartito una volta fermato, con le gambe indolenzite, il sudore che riempiva gli occhi, la bocca aperta in una smorfia di sofferenza persistente. Veloce recupero a corsa lentissima col cuore a mille quando abbiamo rallentato. Il seguente mille è stata invece una sorpresa. Franco ha fatto da lepre ed io l'ho inseguito, soprattutto nell'ultima parte. Gambe che giravano ma che mi sembravano pesantissime. Credevo di essere andato oltre i quindici secondi più lento. Invece, con sorpresa, siamo stati più veloci di cinque secondi rispetto la velocità di crociera. Incredibile. Il ritorno è stato più difficile. Di sicuro ho pagato la prima parte e soprattutto il tratto di Inzago con le due salitelle che rompono il ritmo. Duro mantenerlo per tutti i tre chilometri. Franco sempre davanti, io in scia. Fortunatamente sulla ciclabile del Naviglio non c'era troppo traffico. Ultimo recupero e poi ultima fatica. Al contrario di quanto successo all'andata, in base alle sensazioni, pensavo di essere riuscito a stare sotto il tempo indicato. Soprattutto perchè di più non sarei riuscito a fare questa volta. Invece i secondi sono stati più alti. Ma nulla da rimproverarmi. E' stato un gran allenamento. Anche perchè l'umidità quasi all'80% s'è fatta sentire. Il ritorno verso casa al piccolo trotto, 56' 37", è stato rigenerante. Peccato che ormai sia sempre più spesso al buio. Siamo agli sgoccioli, sia per la maratona che per la stagione invernale.

Un grazie poi va Franco che mi ha fatto avere il libretto Brooks  della Fisherman's Friend Strongman Run con la mia foto del Nurburgring. Speriamo che sia di buon auspicio. Ormai sono ancora pochi gli allenamenti di qualità che mancano prima della gara. Domenica intanto Mezza di Mantova senza nessuna pretesa. Solo quella che mi aiuti a far bene la seduta veloce che ho in previsione. Poi tutto quello che verrà sarà ben accetto.