Questo sito utilizza cookies, anche di terze parti, per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire le funzioni dei social-media e analizzare il traffico generato. Continuando a navigare in questo sito web acconsenti all'uso dei cookies.

[M] Sett. 08 - Rip.4x2000 rec. 1x2000 [A2]

Soddisfatto. Per essere la settimana post-lungo, un allenamento di tutto rispetto. Sarà anche merito della temperatura che è diventata praticamente idilliaca. Quindici gradi appena sveglio e solo venti alla sera. Le corse sotto il caldo afoso di agosto cominciano a dare i loro frutti. La cosa che ho notato subito è stata la differenza di facilità di corsa tra gara e allenamento. Domenica (complice sicuramente anche la settimana di scarico) andare a 3' 50" sembrava naturale. Ieri sera in allenamento ho comunque dovuto spingere pensando alla velocità. Ma l'importante è stato riuscirci.

E poi correre con Franco è tutto più semplice. Quando siamo partiti un po' di vento fresco contrario. Solito fastidio ai tendini prima che si scaldassero. Ormai ho capito che risolto un "problema" ce ne sarà subito un altro da far passare. Primi due chilometri di riscaldamento e chiacchiere anche perchè i successivi sappiamo già che saranno più impegnativi. L'alzaia è piena di gente, come nei giorni scorsi. L'acqua del Naviglio è ancora più bassa di martedì sera. Non ho ancora capito cosa ci facciano gruppi di persone intente a guardare le piccole dighe di regolazione del livello dell'acqua all'altezza sia di Bellinzago che di Inzago. Partiamo subito per la prima serie. Fortunatamente ho imparato a regolarmi e non spingo al massimo della velocità. Le gambe girano bene, l'unico fastidio viene dai cumuli di moscerini che si incrociano di tanto in tanto. Primo chilometro un po' più veloce e secondo un po' più lento, ma media globale rispettata. Il recupero lo facciamo un po' più lento dei 4' 05" previsti, ma solo di qualche secondo. Seconda ripetuta un po' più complicata complice il falsopiano alla fine del primo chilometro e il sottopassaggio pedonale subito dopo. Ma a sorpresa al giro di boa dei 16 Km rimaniamo comunque sotto di qualche secondo in entrambe le frazioni. Il ritorno è più semplice, invertendo i chilometri che prima avevamo allungato con quelli di recupero e viceversa. Le ginocchia, nonostante la minor ammortizzazione della Mirage (A2) e il ritmo più alto, non sembrano soffrire particolarmente. E questo già dà fiducia. L'ultima frazione la facciamo nel tratto che comprende l'attraversamento al semaforo di Bellinzago. Arriviamo con qualche secondo di ritardo e perdiamo qualche attimo prima di riuscire a passare spezzando il ritmo. Ma nonostante tutto i parziali rimangono nei tempi prestabiliti. Franco, che era rimasto un po' arretrato, recupera il terreno perso e allunga di almeno una decina di secondi prima dell'arrivo, in 1h 04' 55". Non male per uno che diceva di sentirsi appesantito. Peccato che domenica non potremo correre ancora insieme.