[M] Settimana 05 - 5Km 4' 30"+4' 20"+4' 10"
Progressivo aggressivo. Quando avevo letto per la prima volta la tabella del prof. Massini gli avevo subito chiesto se i ritmi non fossero un po' troppo lenti. Me ne sono pentito subito il giorno dopo, appena cominciati gli allenamenti. La sua previsione sul caldo era indovinata. E guardando il progressivo di questa mattina, ho subito pensato ancora una volta ad una seduta facile. Mai previsione fu più sbagliata.
Uscire alle nove in una città di mare non è stata un'idea intelligente, anche se il temporale passato questa notte ha rinfrescato leggermente l'aria. I venti gradi della partenza sono aumentati ben presto, man mano che la distanza dall'acqua è diminuita. Finalmente sono riuscito a seguire il percorso che volevo, è bastato un veloce briefing prima di partire e la giusta indicazione a qualche incrocio. Sole quasi sempre in faccia per tutta l'andata uscendo da Monfalcone in direzione Staranzano. Sensazioni contrastanti: gambe imballate ed addormentate e il solito dolore ai tendini nel riscaldamento. Poi, una volta sciolti i muscoli, le gambe che andavano un po' troppo. Ho fatto quasi fatica a rimanere costante nei primi cinque chilometri più lenti. Al cambio di ritmo mi trovavo già i zona industriale. Lunghi vialoni in mezzo alle industrie vicino al mare. Nessuno in giro. E niente ombra. Indovinare il passo giusto è stato ancora difficile, ma l'importante è stato non andare troppo lento. Passato il piccolo ponticello in legno del canale navigabile, si intravedeva già il mare in lontananza. Calmo e blu. Non mi capita spesso. L'unica indicazione non data era la strada da seguire una volta raggiunta la costa e chiaramente la scelta al cinquanta percento è stata quella sbagliata. Cinquecento metri verso Panzano Bagni per scoprire che la strada era chiusa. Ritornando indietro ho seguito la spiaggia risalendo sulla massicciata pedonale sterrata che la percorre interamente. Prati da una parte e mare dall'altra. Rilassante, nonostante la fatica cominciasse a fuori uscire. Nuova andata e ritorno questa volta di un chilometro e poi ho intrapreso la strada verso il ritorno. Al nuovo cambio di ritmo a 4' 10", alle nove e mezza ormai passate, con la strada in leggero falsopiano, la fatica si è fatta sentire. Non ho avuto sete, ma le gambe sono diventate pesanti e soprattutto le ginocchia hanno iniziato a darmi fastidio. Le curve in zona indistriale prima di rientrare in paese sembravano non finire mai. Ad ogni intermedio dei 15 Km mi sembrava che il passo diminuisse e invece comunque rimaneva costante. Era solo la fatica ad aumentare. Ho contato i chilometri finali come si contano i cartelli prima della fine della maratona. Ma sono contento di aver rispettao i ritmi, anche se mi era sembrato un allenamento facile. 1h 04' 55" e media perfetta. Per domani mattina sono previste pioggia e fresco. Speriamo. E vediamo se faranno la differenza.