[M] Settimana 02 - 12 Km 4' 30" (Palermo)
La cosa buona è che dopo i primi dieci giorni di ferie non sono aumentato di peso, nonostante cannoli, cassate, arancini di riso, mangiate di pesce, mare e sole. Ma anche tantissima frutta e verdura e qualche corsa in salita e al caldo. Evidentemente anche quello aiuta a bruciare. 70 Kg [kgr] questa mattina, che vuol dire poco meno di quando son partito. E che, in teoria, dovrebbe voler dire peso forma per quando forma dovrà essere. Intanto oggi ripartiamo subito per la montagna, destinazione Val di Non. Qualche giorno di relax e sabato pomeriggio corsa sul Lago di Resia, in Val Venosta. Corsa che avrei dovuto correre quattro anni fa ma che poi era saltata per un'infortunio alla caviglia due giorni prima della partenza. Non so se montagna sia sinonimo di fresco, nel caso sarà una verifica dello stato attuale.
L'ultima corsa invece in quel di Palermo è andata abbastanza bene. Memore della fatica del giorno prima sono partito con calma dando tempo a gambe e corpo di scaldarsi. Un giro attorno al parco di fianco allo Stadio delle Palme e poi ho seguito alcuni runners che hanno preso un lungo rettilineo in direzione Mondello. A differenza del sentiero di lunedì, il percorso si è allungato completamente all'interno del parco, lontano dalla strada. Solo gente di corsa, anche se non tantissima, e il fastidioso bianco terricio polveroso. Le scarpe hanno cambiato colore. Le sensazioni sono state buone. Meno caldo di uno o due gradi, ma sicuramente meno umidità. Non ho mai guardato l'andatura, andando a sensazione. Ho sbagliato due volte strada quando ai bivi sono rimasto solo ed, attraversando la strada, mi sono ritrovato lungo il rettilineo che porta a Mondello, oltre il tratto corso il giorno prima. Riconoscendo dove mi trovavo ho solo seguito il percorso che lambiva la montagna che sovrasta Palermo. Il sentiero piatto e largo poco alla volta è diventato un sentiero da trail, con continui sali-scendi e curve. Un percorso da montagna. Ho lasciato le gambe libere e loro sono andate. Avrei voluto arrivare ai sette chilometri e poi ritornare verso lo stadio, in modo da comletare l'allenamento giornaliero in un'andata e un ritorno. Ma poco dopo il sesto chilometro la strada si è impennata troppo verso un piccolo boschetto. Così ho deciso di non appesantire troppo le gambe e ritornare subito indietro, correndo poi gli ultimi chilometri attorno al parco e allo stadio. Ma qui è cambiata la giornata. Dalla strada proveniente da Mondello mi ha preceduto sul sentiero di ritorno di un centinaio di metri una ragazza di colore, Sabine, con un buon passo. L'ho raggiunta nel giro di qualche minuto e salutandola l'ho superata. Non è passato molto tempo prima di sentire i suoi passi subito dietro ai miei. E come succede tutte le volte che qualcuno si accoda, il passo è subito aumentato automaticamente. Lei mi ha chiesto se poteva rimanere accodata e così abbiamo proseguito insieme per i restanti chilometri. Fossi stato solo probabilmente avrei rallentato nei tratti in salita e nei passaggi più difficili. E una volta riallargatasi la strada abbiamo corso affiancati per più di due chilometri di leggera discesa fino al parco. 4' 05" di media circa. Cosa impensabile per quanto ho corso in questi giorni di mare. Non abbiamo quasi mai parlato se non una volta arrivati allo stadio, presentandoci. Avrei dovuto correre quattordici chilometri, ma alla fine sono stati solo 12 Km. Le gambe, una volta rallentato, hanno cominciato a farmi male. Così visto comunque il ritmo mantenuto ho preferito fermarmi e non esagerare. 55' 18", quasi un'ora di corsa. Quello che vorrei fosse il tempo alla corsa di Resia.