[M] Settimana 01 - 10 Km 4' 30" (Trapani)
A volte è il buon senso a comandare. Fortunatamente. L'allenamento sarebbe dovuto essere differente ed infatti proprio per le caratteristiche che avrebbe dovuto avere avevamo cercato un posto in cui correre in maniera più fluida possibile. Una pista di atletica. Ma le condizioni meteo e fisiche mi hanno fatto optare per un leggero cambiamento. Meglio non esagerare, visto tutto quello che è già successo nell'ultimo anno. Prudenza è la prima parola da seguire. Meglio un secondo in meno che una settimana in più di stop. Anche se, a dirla tutta, per quanto sono stanco, il mio dovere (sportivo) so di averlo fatto fino in fondo.
Sarebbe dovuta essere una doppia seduta, 8 Km a 4' 30" e 6 Km a 4' 00". Ma, in riva al mare, con più di mezza pista al sole, con 32°C percepiti e le salite degli ultimi due giorni nelle gambe dure come sassi, proprio non ce l'ho fatta. E pensare che quando abbiamo cominciato a girare in pista erano quasi le sette di sera. Quando per caso oggi siamo passati di fianco al campo indicato come "impianto sportivo" mi sono fermato per capire se si riuscisse a correre. Sul cancello il simbolo del CONI e orario di apertura dopo le ore 18:00 fino alle 21:00. Praticamente perfetto. Quando siamo arrivati c'erano già una ventina di persone che riempivano le corsie rosse della pista in tartan. Tartan, ma poco molleggiata fortunatamente. Così almeno i tendini ce li siamo risparmiati. Ottima struttura: ingresso gratuito per tutti, non solo atleti tesserati; spogliatoi maschili e femminili con docce a disposizione; pista in buonissime condizioni; e studio medico-sportivo annesso ed operante. Dopo che ieri avevo visitato un altro campo, il "Flacone-Borsellino" qualche chilometro più avanti sul lungo mare, dove tutto era abbandonato e fatiscente, sembrava quasi impossibile pensare che ne avremmo trovato un altro così ben attrezzato. Dopo i primi due giri in cui le cosce da pezzi di legno sono tornate ad essere muscoli in carne ed ossa, ho cominciato a sudare come se mi avessero aperto un rubinetto sulla testa. Fatica anche ad andare tra i 4' 25" ed i 4' 30". Col passare dei giri la situazione è un po' migliorata. Ma la stanchezza ci ha messo poco ad uscire. Sulle corsie intanto era un via vai continuo, chi camminando, chi corricchiando, chi già in ripetuta guidati dall'allenatore. Quasi un paradiso per un podista. Il continuo girare intorno non mi ha quasi pesato, svagando la mente distratto dal resto. Ma dopo il quinto chilometro, qualcosa è cambiato. Le gambe sono diventate pesanti e la stanchezza, forse anche per le giornate pesanti di mare e turismo, è fuoriuscita in un attimo. Ho contato i giri che mi separavano dal cambio di ritmo e quando il cronometro ha suonato l'ottavo chilometro sono partito dalla sesta corsia spostandomi in prima per gli ultimi ventiquattro minuti di sofferenza. Sofferenza che è però durata molto meno. Ho tentuo duro per il primo chilometro, fatto a 4' 05", ma ho poi dovuto abdicare e pensare a non farmi altro male. La testa ha iniziato a pulsare, le ginocchia (entrambe) a farmi male nella parte superiore, non più aiutate nell'ammortizzazione dai muscoli delle cosce ritornati nuovamente duri. Avrei potuto tener duro e continuare, ma ho preferito volermi bene per una volta e finire con un chilometro lento. Dopotutto le salite dei giorni scorsi non erano in programma e gli allenamenti probabilmente sarebbero dovuti essere più tranquilli di quello che in realtà sono stati. Per cui per chiudere la triade infrasettimanale con 10 Km in 44' 39" sono stati più che sufficienti. Domani giornata dedicata completamente al mare, sull'isola di Favignana e da sabato ci spostiamo verso Palermo. Mi resta da cercare un percorso o una pista per le ripetute del week-end. Sperando poi di avere ancora la wi-fi per aggiornare il sito.