[M] Settimana 01 - 12 Km 4' 30" (Erice)
Più che al mare mi sembra di essere in montagna. E in effetti la cosa che più mi ha colpito della Sicilia è la vicinanza di montagne altissime alla costa. Ci siamo spostati ad Erice proprio oggi, a 750 m sul livello del mare, e in serata non ho potuto non conoscerla un po' più a fondo. Uno strano paese. Bellissimo da vedere dalla piana di San Vito lo Capo, arroccato sulla piatta sommità del monte. Un misto tra la vista di Pienza ed i vecchi stretti vicoli di Bergamo Alta. Non è stato semplice correrci i 12 Km previsti dall'allenamento, soprattutto per il continuo su è giù tra salite e discese, a volte ripide, scivolose, sconnesse. Ma un regalo per gli occhi.
Le ginocchia sembrano star bene. Sono le cosce che stasera si lamentano maggiormente. Le salite stanno facendo il loro dovere. E dopo quasi un mese di corsa leggera, quasi settecento metri di dislivello in due giorni si fanno sentire. Temperatura idilliaca, soprattutto sentendo le previsioni di Milano in questi giorni. Non credo più di 26°C, aria fresca e nuvole che sfiorano i tetti delle case. Ma anche una sudata copiosa. Probabilmente è il caldo incamerato durante il giorno che fuoriesce. Ero indeciso se scendere lungo i tornanti che scalano il lato nord della montagna o se provare a trovare qualche percorso cittadino. Fortunatamente ho optato per la seconda e mi è andata bene. Seguendo i cartelli di obbligo per le auto si riesce a seguire un percorso di quasi due chilometri lungo il perimetro delle mura, che permette di godere del panorama sulla pianura di Trapani. Entrati nelle viottole del paese la fatica raddoppia invece per la sconnessione e la liscezza del ciottolato che caratterizza tutti i vicoli. Lo slalom tra i turisti non è un problema se non si seguono le due-tre vie principali, anzi mi aspettavo molta più confusione. La tentazione invece di buttarsi nelle strettissime ed erte vie secondarie è fortissima, ma è anche alta la possibilità poi di trovarsi di fronte a qualche strada chiusa. Uscendo poi verso nord si passa su una strada scorrevole sempre a pavimentazione di sassi per una zona periferica, quasi disabitata che confina con la pineta. Al bivio della seconda porta d'entrata il dilemma: uscire e seguire la strada attraverso la pineta o proseguire lungo le vecchie mura? Ho optato ad entrambe le scelte in giri differenti. Prima seguendo le indicazioni verso il quartire spagnolo, ritornando in città da una strada sterrata e poi riprendendo la via delle mura. Una volta testate tutte le possibili soluzioni ho solo cambiato direzione in più punti per variare leggermente i percorsi. In ogni caso i 440 m di dislivello positivo sono stati più che sufficienti. Pensavo sarebbe stato più difficile mantenere il passo in città, ma ci hanno pensato salite e discese a farmelo cambiare di volta in volta. E non è stata una passeggiata. Ne sono testimoni i 58' 16" di allenamento. E domani ci saranno da aggiungere altri due chilometri. Anche se non so ancora dove saremo.