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[M] Settimana 01 - 10 Km 4' 30" (Scopello)

La triste novità della serata è stata la perdita dei dati del garmin che ha avuto la brillante idea di resettarsi prima che fossi riuscito a scaricare i dati di allenamento di oggi. Peccato, perchè avrei voluto avere un ricordo delle strade di questa prima parte di vacanza dato che da domani sarò in un altro posto. Oltretutto quelli di stasera sono stati anche 10 Km tosti, di quelli allenanti, che segnao le gambe, cinque chilometri di discesa e cinque chilometri di salita, con strappi oltre il 15% e un dislivello complessivo di più di 230 m. Ho fatto una simulazione grazie a Google Earth del percorso ed ho inserito i dati che mi sono ricordato, come il tempo complessivo arrotondato, 47' 30" e l'altezza ricavata sempre a pc. Meglio che niente. Vedremo con i dati registrati da Chiara, che però ha fatto un altro percorso, come erano le salite più dure.

Siamo partiti dal casale disperso tra la campagna che sale verso la montagna alle spalle di Scopello buttanodci giù per la discesa che porta verso il paese. Avevo già pensato prima di partire alle alternative del percorso. Non ci sono molte strade in zona e soprattutto è quasi impossibile trovare un po' di piano. La cosa invece positiva è che correndo dopo le 19:00 tutto il piccolo golfo rimane in ombra. In realtà i 28°C si sentono comunque, ma non avere l'umidità della Martesana è tutt'altra faccenda. Prima di arrivare in paese si deve passare un chilometro e mezzo di completo sentiero, polveroso, in discesa e totalmente malandato. Quello che più mi ha preoccupato è stato non sforzare il ginocchio, sia per le sconnessioni del terreno, sia per la ripidità di alcuni tratti. Tenendo conto che siamo anche partiti a freddo. Già al primo chilometro abbiamo trovato il primo ostacolo temuto da Chiara, i cani randagi. In realtà nessun pericolo vero, se non il suo timore. Al nostro passaggio impauriti si sono spostati dalla strada lanciando qualche abbaio di paura. Se vi dovesse capitare di trovarvi nella medesima situazione l'importante è ricordare due cose. Innanzitutto non mostrare paura, gli animali la annusano. Continuare imperterriti con il proprio passo. Se gli animali non si spostano o abbaiano con l'intento di sfidare, alzare le braccia e aprire le mani sopra la testa il più possibile e urlargli contro. Difficile che rimanga ancora sulla strada. La cosa più sbagliata è fermarsi intimoriti o addirittura scappare indietro, il modo più semplice per farsi rincorrere e dare coraggio al cane. Arrivati im centro al piccolo paese di Scopello ho deciso di provare a seguire la strada che lo circonda scendendo verso la tonnara e risalire dalla parte opposta. E così ho fatto. Praticamente ancora due chilometri di discesa, ma questa volta sull'asfalto, e la prima leggera risalita versoil paese dalla via opposta. QUando il gps ha suonato il quinto chilometro sono ritornato sui miei passi. La cosa positiva è stata non avere avuto problemi al ginocchio, anche se stimolato parecchio. In realtà un po' di fastidio l'ho avuto nella parte posteriore, dietro alla rotula, dove, secondo il fisioterapista, la gamba mi va in iper-estensione. E quello potrebbe essere stato il problema che ha causato l'infiammazione generale del ginocchio, il plobiteo. In ogni caso, solo il sentore del fastidio e nulla più. Sono ritornato poi verso il casale ripercorrendo tutta la strada al contrario. Poche macchine fortunatamente vista l'ora tarda e la maglia già completamente inzuppata di sudore. Mi sono gustato la vista del mare, anche se un po' distante, il profumo della fauna essiccata dellla campagna siciliana, la salsedine che riempie l'aria. Ma arrivato di nuovo allo sterrato, c'è stata solo concentrazione per risalire la strada. Ho trovato subito Chiara impaurita ancora dai cani che mi veniva incontro, contraddicendo subito al comportamento corretto. Infatti una volta ritornati verso gli animali e solo alzando la voce in lontananza la strada è stata subito nuovamente libera. La salita è stata più dura di quello che mi aspettassi in realtà. Alcuni piccoli strappi erano quasi impossibile da corrersi seriamente. Ma alla fine ogni sforzo finisce e una volta varcato il cancello dell'agriturismo anche questa nuova fatica è terminata. Ma credo di non essere mai stato così felice di averla fatta. E soprattutto di constatare a freddo che nessun dolore si è diffuso nel ginocchio sinistro. La vera prova del nove sarà però domani, il secondo giorno consecutivo. Ma per oggi va più che bene così.