Quater pass cun i Avisit (Lazzate)
Sarei voluto andare ad Orino dove mi aveva invitato già tempo fa Paolo. Ma visti i problemi avuti in settimana la coscienza ci ha fatto optare per una corsa con gli amici a Lazzate. Una piccola prova di poco più di 6 Km per me e di quattordici per gli altri. Il bello di questo periodo è trovare parecchie corse serali già al sabato. Corte o lunghe che siano. L'unico problema rimane sempre il caldo. Il ginocchio dopo le sedute di fisioterapia in settimana non mi ha dato più fastidio, ma ero comunque timoroso nel provare a correre. Più che altro di avere una risposta negativa dalla gamba. Ma finchè non ci si butta non si può sapere...
Nonostante non sia una gara competitiva ma una semplice tapasciata, la Quater pass cun i Avisit è gara sentita. Una partenza singolare, tutti dietro alla banda del paese che suona tra le vie della cittadina. Quasi un chilometro totale che ho passato interamente a cercare di far partire il gps che non ha avuto intenzione di trovare il segnale. Quando i primi hanno cominciato a correre non mi è restato altro che inseguirli senza un riferimento cronometrico. Fortunatamente ho seguito i consigli di Massimo che ci ha detto di metterci nelle prima file per non rimanere imbottigliati nei primi tratti di corsa tra le vie strette e piene di curve. Nonostante il caldo hanno subito incalzato un buon ritmo, anche senza una classifica o un premio finale. Davanti a me una maglia viola, una verde, due bianche e Massimo. Non ho forzato, ma circa al primo chilometro mi sono accorto che il ritmo era già parecchio alto, sicuramente sotto i 4'. Ho lasciato che tutti allungassero preoccupato solo del mio ginocchio, che però con le nuove Jazz non ha dato mai nessun segno di squilibrio. Visto che la situazione mi è sembrata tranquilla ho proseguito mantenendo il passo. E i primi due cedimenti sono arrivati praticamente subito. Interessante correre per non vincere nulla. Solo la voglia di gareggiare per il gisto di farlo. In realtà a me non è neanche mai passato per la mente visto che avevo già optato in partenza per il giro corto. Usciti dal paese e passato il primo tratto del Parco delle Groane come per magia il gps ha finalmente trovato il segnale. Circa due i chilometri persi. Al terzo chilometro ho avuto poi la conferma che il ritmo era ben sostenuto. Sono rimasto un po' sorpreso dalla resa del ginocchio e dato che non ha mai mandato segnali preoccupanti non ho pensato a rallentare l'andatura. Dopo poco ho recuperato terreno sul terzo davanti a me. Nel momento in cui lo stavo per superare, mi sono visto tagliare la strada. Sono rimasto abbastanza stupito. Non m'è rimasto altro che aggirarlo dalla parte opposta ed allungare senza dire una parola ma solo squotendo la testa appena passato. Davanti Massimo ha rallentato un po' l'andatura e nel giro di un chilometro sono riuscito a raggiungerlo. Siamo rimasti affiancati fino al bivio, curando a vista il suo "avversario diretto" avanti di qualche centinaio di metri. Il caldo ha cominciato a farsi sentire insieme alla fatica e, appena rimasto solo, ho rallentato leggermente il passo. Qualche centinaio di metri sui sentieri immersi tra gli alberi del parco e poi sono spuntato nuovamente in paese per l'ultimo tratto asfaltato prima di tornare al ritrovo. E mi ci sono ritrovato solo, essendo il primo ad essere arrivato. Anzi, qualcuno ancora non era partito, avendo la partenza libera fino alle 20.00. Appena fermato il primo pensiero è andato al ginocchio, che però non ha mandato alcun segnale. M'è bastato questo per essere contento. Il cronometro ha segnato 17' 53" per circa 4,2 Km, a cui vanno aggiunti i primi due chilometri persi e circa otto minuti. Diciamo poco meno di 26' per tutto il giro breve. Il primo test è andato bene. Ma quello che più mi preoccupavano erano i dieci chilometri programmati per la domenica. Ma quello è un altro post. Massimo invece è arrivato poco dopo, con alle spalle la maglia viola, annunciato anche all'altoparlante dallo speaker. La maglia verde invece aveva optato, come me, per il percorso breve e non mi è sembrato molto contento d'essere arrivato dietro. Spero fosse il caldo a fare quest'effetto. Chiara, ha cmpletato il terzetto arrivando come prima donna. Certi giorni basta correre per il gusto di farlo.