Più veloce
Più veloce della pioggia. A sinistra il nero più cupo che ricorda Indipendence Day. A destra cielo chiaro e azzurro che cerca di farsi largo tra le nuvole. Davanti altre nubi cariche di pioggia che avanzano trascinate e spinte dal vento. Rimane poco da fare, se non uscire. E sperare. Che il passo sia più veloce del vento e delle gocce. E' bello correre sotto la pioggia, quando fa caldo, quando capita saltuariamente. Soprattutto in primavera. Adesso è diventata un'abitudine quasi fastidiosa. Ho rischiato e per una volta è andata bene.
Giornata ancora da lento. O meglio, passo a sensazione. Però le gambe stavano decisamente meglio. Ho sentito i quadricipiti vogliosi di aumentare il ritmo, quasi potenti. Le salite di Montevecchia stanno già dando buoni frutti una volta assorbite. Nessuna velleità di tempo, solo 8 Km da godersi sfidando le nuvole. Il passo è stato buono fin da subito. Mi sono ritrovato ancora una volta solo sull'alzaia. Nessun altro ha sfruttato l'occasione di correre col fresco. Il vento comunque fastidioso e contrario all'andata. Ho tenuto lo sguardo fisso davanti osservando l'evolversi dei temporali. Fulmini in lontananza dal cielo a terra, folate improvvise in sequenza. Ma niente pioggia. Al giro di boa l'asfalto era ancora bagnato per l'acqua caduta qualche minuto prima. Ritmo quasi regolare e passo buono, senza spingere, senza affanno. 33' 10" per preparare le gambe alle sedute più impegnative dei prossimi giorni.