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Ripetute 14x300 60" rec.1' 30" [A2]

Ho aspettato fino al tardo pomeriggio prima di uscire di casa ed ho fatto più che bene. Da 23°C la temperatura si è abbassata a 16°C grazie all'arrivo di un temporale. Il cielo si era fatto grigio, quasi nero, già da un bel po', ma solo quando è cominciato il vento mi sono deciso ad uscire. Il vento, già. L'unica nota negativa (fatica-mente parlando, nda). Perchè il vento del temporale non è sempre così amico. Ma dato che già a metà mattina cominciavo a chiedermi come potessi riuscire a portare a termine la serie da 14 ripetute da 300 m con il caldo che andava via via aumentando, la frescura portata dall'aria è stata vera manna caduta dal cielo.

L'idea, come due settimane fa, era di andare in pista per facilitare il riconoscimento dei trecento. In realtà ho dovuto cambiare i piani già durante il riscaldamento. Fortunatamente non avevo ancora cominciato le serie. Non sapevo che il campo sportivo chiudesse alle 18.30 il sabato così quando mi hanno chiseto di uscire dalla struttura non mi è restato altro da fare che allungare fino al Naviglio. Più di un chilometro già andato e quasi due da aggiungere prima di cominciare a fare sul serio. Un bel riscaldamento, non c'è che dire. Il tempo di arrivare sull'alzaia ormai deserta per il fuggi-fuggi generale dovuto al temporale in arrivo, e i primi goccioloni grossi come noci hanno dato il via alle ripetute. 300 m in 60", vale a dire 3' 19" al chilometro. Il difficile correndo verso Inzago è stato battere il vento che soffiava giusto giusto in direzione opposta alla mia. Più facile invece il ritorno con un po' di spinta alle spalle. Anche riuscire a riconoscere i trecento non è stato semplice senza l'aiuto della pista, ma dopo le prime due serie avevo già impostato il mio metodo. Direi che l'allenamento è andato sostanzialmente bene. Buona resa nei primi 200 m e poi fatica negli ultimi 100 m. Ma, secondo più secondo meno, i tempi li ho rispettati appieno. E' stato anche bello correre sotto la pioggia. Un temporale primaverile in piena regola, con nuvoloni bassi e grigi, raffiche di vento e goccioloni che hanno massaggiato testa e spalle. E a dir la verità non mi ha nemmeno inzuppato troppo. Pioggia che è finita ancora prima del mio allenamento. Ma è stato il fresco la cosa bella del pomeriggio, un inaspettato e quanto mai prezioso fresco. Gambe stanche e pesanti tornando verso casa, ma la sensazione di benessere che ha inebriato il corpo è stata superiore. Alla fine un bel 15,2 Km d'allenamento prima della corsa domenicale in 1h 06' 21". Un buon week-end in preparazione della Monza-Montevecchia tra due settimane.