Ripetute 4x3000 11' 00" rec. 3' 00"
Oggi mi ci è voluta tutta la buona volontà per uscire. Pioggia, 15°C, vento, gambe stanche. Si stava davvero bene sotto il piumone quando la sveglia è suonata. La stanchezza dei giorni scorsi riempiva le gambe e la testa. La tentazione di rimandare la doppia uscita del week-end è stata grande, ma alla fine il dovere-sportivo l'ha vinta. E come in ogni buona uscita controvoglia appena ho messo il piede fuori casa sono stato accolto da un acquazzone equatoriale. Di bene in meglio.
Durante il riscaldamento i muscoli erano intorpiditi e duri, ma fortunatamente arrivato sull'alzaia la situazione è cambiata. In tutto. La bolgia di due giorni fa è sparita come grazie ad una magia. Davanti mi si è aperta la ciclabile completamente deserta. La mia alzaia. E' bastato quello per rinvigorire le gambe. Il corpo è entrato in un attimo in temperatura e anche la pioggia è diminuita diventando una fedele alleata. Sapevo che l'allenamento sarebbe stato duro. Quattro ripetute da tremila a 3' 40" sono un bello sforzo, soprattutto nella seconda parte. Appena sono partito aumentando il passo mi sono accorto di quando il vento fosse fastidioso. Ho provato a lavorare con la testa. Dopotutto se domenica ho potuto correre dieci chilometri a 3' 42", fare delle serie di soli 3 Km a due secondi in meno non sarebbe dovuto essere un problema. Ed ho spinto più che ho potuto senza esagerare. L'aria di traverso, quasi contraria è stata un bell'avversario ma nonostante tutto ho rallentato solo in corrispondenza della piccola salitella finale. Il recupero di tre minuti, e non a metri come al solito, mi ha costretto a calcolare a mano le distanze, senza utilizzare il garmin. Come ai vecchi tempi. La cosa ha aiutato a mantenere la testa occupata per buona parte della successiva ripetuta. Ritornare verso Bellinzago ha avuto il beneficio di avere meno vento contrario, ma comunque laterale. Lungo il percorso non ho trovato nessuno. Le gambe hanno girato bene e la pioggia leggera è stato un toccasana. Direi che un'atmosfera migliore forse non l'avrei potuta trovare. La terza serie è continuata verso Gorgonzola. Positivo sapere dove si sta andando e doe si deve arrivare. Il brutto è attendere il ritorno. La strada della seconda parte di allenamento è stata molto meno pianeggiante rispetto alla prima, con frequenti falsipiani e piccole salitelle a rompere il ritmo. Ma lo avevo messo in programma. Altri piccoli secondi persi. Ma lo sforzo per mantenere il ritmo mi ha rassicurato sulla buona riuscita delle ripetute. Al secondo ed ultimo giro di boa delle ripetute ho ritrovato il caro vecchio amico vento, rinvigorito. Soprattutto nei tratti di aperta campagna ha intralciato in maniera decisiva la velocità riuscendo a spostarmi di lato. Le gambe, soprattutto le cosce, sono diventate pesanti e dure. Quando ho potuto rallentare e ritornare al piccolo trotto verso casa nel defaticamento non mi sembrava vero. Non è andato tutto secondo le previsini, ma sono certo di aver dato il massimo. Ed è quello l'importante. 17,5 Km in 1h 11' 15" a cui aggiungere i ventidue di domani mattina a Villanova di Bernareggio, sono un ottimo biglietto da visita per la Mezza di Trieste della prossima settimana.