Corsa Buenos Aires
Non avevo pensato che la mia Alzaia Martesana in un giorno di festa si potesse trasformare in una strada più trafficata di Corso Buenos Aires. Arrivarci intorno alle cinque di pomeriggio è stato poi il colpo di grazia. Famiglie a piedi, famiglie in bici, famiglia a piedi e in bici. Giovani, anziani, ragazzini. Solitamente nei giorni festivi partecipo sempre a gare o tapasciate e sono rare e volte che corro nel pomeriggio. E per fortuna in previsione c'era solo un medio lento.
La cosa più faticosa di giornata è stata slalomare in mezzo alla moltitudine di persone che si godevano l'alzaia in un bel pomeriggio di sole primaverile e i 24°C di fine aprile. Non avevo mai visto prima così tanta gente riempire la ciclabile del Naviglio. Avessi dovuto fare qualsiasi altro tipo di allenamento avrei dovuto desistere e cambiare percorso. E' strano, ma in mezzo a tutta quella confusione mi sono sentito come di troppo. Eppure la strada è sempre quella che percorro praticamente tutti i giorni che sia estate o inverno, che ci sia sole, pioggia o neve o nebbia. Ma non mi sembrava più la stessa. Sembrava trasformata nel corso di un centro commerciale, in una vasca da centro città. Vedere tutte quelle persone, l'ha denaturalizzata, come se avessero invaso i miei spazi senza chiedere il permesso. Strane le associazioni che la mente a volte fa. Comunque ho corso ma con fatica, un po' per i due giorni precedenti di allenamento massiccio, un po' per i continui rallenamenti, gli stop improvvisi, le accelerazioni. Ho ripensato a tutti gli allenamenti fatti di inverno, al buio, sotto zero e mi sembrava quasi impossibile che la situazione fosse la medesima. Ho ripercorso la strada fatta mercoledì, 12 Km fin dopo Inzago per poi ritornare verso casa. Ho sentito le gambe pesanti, soprattutto i quadricipiti, che probabilmente hanno lavorato molto nelle ripetute in pista di martedi. Senza dimenticare che per tutto il giorno non ho riposato, ma sistemato il giardino per inaugurare quanto prima la stagione delle grigliate di Gessate Beach. Ho trovato anche qualche maleducato incapace sia di andare in bicicletta sia di stare in mezzo alla gente. Ma si sa, nella moltitudine qualche stronzo c'è sempre. Ho incrociato Chiara di ritorno dal suo ultimo allenamento di qualità prima della Maratona di Trieste. Speriamo vada meglio rispetto a Milano. Per me sarà invece l'occasione per la solita mezza un mese dopo la maratona. In 51' 17" sono ritornato verso casa, contento che anche questa volta fosse finita.
Notizia di giornata è stata poi la conferma dell'iscrizione alla Monza-Resegone 2013. Correrò insieme a Pier (mio compagno alla Fisherman's Friend Strongman Run 2012 al Nurburgring) e Gianluca per A Piede Libero for Emergency. Nuovi compagni per una nuova avventura. Speriamo vincente...