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[M] Sett.07 - Ripetute 7x1000 rec.1000 [A2]

Prima o poi doveva arrivare la serata meno fortunata. Una serie di circostanze che hanno segnato notevolmente il passo. A dir la verità appena partito da casa sembrava che l'allenamento si stesse mettendo per il verso giusto. Solo pioggerella fine, quasi una nebbia densa, invece dell'acqua che aveva continuato imperterrita per tutto il giorno. 9,5°C, vestito solo con maglia tecnica e maglia a maniche lunghe leggera. Mi sembrava il clima adatto per la seduta di ripetute che mi aspettava. Arrivato sul Naviglio non mi è rimasto che aspettare l'arrivo di Alessandro.

Che però non è mai arrivato. Per non raffreddarmi ho corso avanti e indietro nel breve tratto prima dell'inizio della ciclabile aspettando una decina di minuti. Quando poi non l'ho visto arrivare mi sono deciso a partire solo, ma con due chilometri in più nelle gambe da sommare ai già tanti previsti. E nella prima parte di allenamento è stato solo un bene. Le prime tre serie sono state perfette, ai 3' 45" previsti e con recupero a 4' 20" come la scorsa settimana. Il fatto di non essere partito esattamente con i soliti intermedi mi ha fatto correre senza riferimenti. In spinta senza avere una meta alla quale arrivare. Non semplice per me che sono abituato a sapere dove cade il chilometro. Giusto ieri avevo letto un articolo sul Runner's World di marzo che parlava proprio della differenza di lavori di ripetute sulla distanza o sul tempo ed i benefici che ognuna delle due scelte dà. L'andata è stata buona, soprattutto nei tratti in cui c'erano piccole salite che sono rimaste nei tempi predefiniti. I problemi sono cominciati con il ritorno. La stanchezza si è accumulata e il pranzo non digerito ha avuto la sua buona fetta di colpa. Nonostante anche la pioggerellina avessa del tutto smesso tra Inzago e Cassano i piedi hanno cominciato ad essere completamente inzuppati. Un dolore forte e insistente mi è uscito al tibiale della gamba destra e, unito al fastidio all'anca che ho da qualche giorno, non è certo stato semplice concentrarsi solo sullo sforzo e la postura. Ho spinto più che ho potuto, ma man mano che i chilometri sono passati è anche aumentato il freddo. Strano, in allenamento non mi è quasi mai successo. Freddo che è partito dalle mani per poi diffondersi in tutto il corpo con il ritorno poi della pioggia. Ho sentito e visto le gambe fredde e bloccate. Il passo completamente diverso, i muscoli congelati che facevano fatica a piegarsi. Davvero non so a cosa fosse dovuto, ma ritornare verso casa non è stato per nulla semplice. Le ultime serie sono state più lente di 3-4 secondi rispetto al dovuto, ma soprattutto il recupero si è allungato anche a 4' 30". Alla fine i chilometri totali sono stati 18 Km in 1h 17' 02". Che sommati a quelli dei giorni precedenti fanno quarantasei in tre uscite. Forse anche quello ha inciso. Succedono le serate no, basta non farne un dramma.

Poi, appena finito l'allenamento e fatta una veloce cena sono andato con Chiara alle premiazioni del Campionato Brianzolo di Corsa Campestre. Sempre tanta gente, tanti ragazzi, soprattutto durante le loro premiazioni. Lunghe premiazioni. Per me nessun premio quest'anno, ma un meritato 1° posto di Categoria (TF) per Chiara che ha vinto cinque gare su cinque corse fatte. Essere Campioni non è per tutti.