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Dopo la Mo.Re

Avevo provato ad uscire ieri, ma dopo un centinaio di metri gambe e schiena mi hanno subito convinto a ritornare verso casa. Una sensazione strana. Anche perchè l'intenzione era solo quella di defaticare. Eppure ero veramente distrutto. Fisicamente. Ho fatto davvero fatica a recuperare dalla Monza-Resegone. Non credevo sarebbe stata una gara così dura. E dura da digerire. Questa sera invece come se le gambe fossero nuove. Fuori 34°C ma nessun dolore e nessuna fitta. Ho solo cercato di non esagerare col ritmo visto che le gambe sembrano sempre voler andare più di quanto dovrebbero. 10 Km in teoria di lento, anche se alla fine sono stato poco superiore ai 4' al chilometro.

In questi giorni di caldo quasi insopportabile l'alzaia è piena di gente come non mai. Si vede che alla maggior parte piace soffrire. E la maggior parte sono novelli. Nei prossimi giorni non so quando andare per vari impegni serali, forse opterò per la prima uscita mattiniera della stagione. Vedremo un po' come procede. Lungo il Naviglio ho anche incontrato qualche amico tapascione, ciclizzato. Io preferisco sempre mantenermi sulle gambe, anche se prossimamente, visto il tanto tempo libero che in teoria avrò nelle prossime settimane, rispolvererò anche io la mia mountain-bike per qualche giro sull'Adda. La fatica più grande nel correre in queste serate è il caldo, soprattutto nella fase di ritorno verso casa, quando il sole è in faccia e non più alle spalle. Però ho notato che nonostante la sofferenza non ho diminuito poi di molto la velocità. 40' 48" dopo il week-end appena passato va più che bene. Intanto luglio mi sembra organizzato anche dal punto di vista podistico quasi completamente, nei prossimi giorni qualche delucidazione a riguardo.