Precauzioni

In programma un medio lento di 16 Km per sciogliere la mezza di ieri e mettere qualche altro chilometro nelle gambe. Giornata calda. Ma dopo le 19.00 il clima si è assestato su temperature più che accettabili. L'idea è stata quella di godermi una sana corsetta per rilassare sia gambe che testa. Niente cronometro, niente intermedi, niente velocità. Solo ed esclusivamente quattro salti lungo il Naviglio, ripensando al week-end appena trascorso. La prima cosa che ho notato è stata la differenza tra A2 e A3. Riavendo ai piedi le Jazz ho proprio notato chiaramente la diversità di rullata e l'ammortizzazione della scarpa. Impressionante. Poi invece è fuoriuscita tutta la stanchezza delle gambe. Provate.

Ho lasciato che il ritmo rimanesse blando, allungando il passo solo in prossimità del semaforo per prendere il verde e non dovermi fermare. Come accade spesso ultimamente l'alzaia era ben popolata nonostante l'ora. Ormai qualche viso comincia a diventare famigliare. Chissà se li riconoscrei anche a qualche tapasciata. E le gambe hanno fatto il loro dovere. Io mi son goduto il paesaggio ed il mio tempo. Tutto tranquillo fin al 5/6 Km dove ho sentito una piccola fitta al gemello del polpaccio sinistro. Prima ho continuato per qualche centinaio di metri, pensando ad un piccolo e momentaneo fastidio di affaticamento, ma appena arrivato al sesto mi sono fermato. Qualche esercizio di stretching per provare a sistemare il muscolo, ma nulla. Ho provato a riprendere sempre nella stessa direzione, ma non sentendo dei miglioramenti ho poi optato per un prudente ritorno verso casa. Il dolore ha continuato ancora quasi per un chilometro, andando poi lentamente a passare. Ma il passo l'ho rallentato veramente di molto. Alla fine ho ridotto l'uscita a soli 12 Km, chiusi in 55' 53". Forse se avessi insistito avrei potuto portare a termine l'intero allenamento previsto, ma dato che in programma ci sono la Cortina-Dobbiaco questo week-end e la Monza-Resegone tra un mese ho preferito risparmiare le gambe.