Appena rientrato da un pomeriggio intensivo di spirito maratonistico. Mi piace l'aria che si respira la vigilia della gara tra gli stand per il ritiro del pettorale al
MCM Marathon Village. E finalmente anche Milano quest'anno è stato all'altezza. Ottima la location nel piazzale del palazzo della regione, ottima l'organizzazione. Milano si evolve. Sarà una grande edizione, ne sono certo. Ed è stato anche un gran pomeriggio dove ho incontrato vecchi amici come Manlio, Mirella, Pino, Marco e tanti altri, dove ho conosciuto facce nuove come Tito e Francesca, dove si sono visti personaggi di spicco come Trabucchi (amo quest'uomo), lo stesso Tito,
Alex Schwazer, Giovanni (di AG&G). Racconti, aneddoti, risa, consigli, per ingannare l'ansia e l'attesa per la corsa di domani. Tanti i podisti che si aggiravano tra gli stand degli sponsor, ma soprattutto tanti i presenti per le onlus. Milano, forse almeno in questo, ha da insegnare. Ma domani sarà gara. Sono nervoso, lo ammetto. Penso a quello che ho fatto in queste dieci settimane e non posso rimproverarmi nulla, ma il timore di sbagliare qualcosa, andatura, abbigliamento, testa, c'è sempre. Anche le aspettative, non solo mie, sono tante. Il sito lo aggiornerò solo domani sera, ma sulle pagina ufficiale di
Facebook e sul
sito TDS ci saranno gli aggiornamenti in tempo reale grazie a chi mi starà vicino. Li ringrazio in anticipo. E poi non dimenticate l'appuntamento su Sportitalia 2.
Ieri ultimo allenamento, 9,5 Km in 42' 01" di corsa che sarebbe dovuta essere lenta ma che in realtà è stata fin troppo veloce. Infatti oggi ho le gambe un po' stanche. Come ogni volta, l'ultima corsa è sempre su strade che non faccio mai, giusto per riassaporare il piacere di correre prima di una gara importante. E un po' anche per scaramanzia. Sono uscito da Gessate prendendo il Canale Villoresi che taglia i campi della Martesana. Tempo grigio, pioggia a tratti, temperatura sugli 11°C. Ma è stato un piacere sentire le gocce di pioggia sul viso, anche qualche brivido di freddo iniziale e l'acqua che ad ogni passo bagnava gambe e pantaloncini. Mi sento libero in certi momenti. Come oggi mi sento libero di sognare quello che sarà domani. E i sogni non costano nulla.