[M] Settimana 08 - 50' t.d.a.
Stavo correndo tranquillamente e passando sull'unico tratto ghiaioso dell'alzaia incrocio un bambino che non avrà avuto più di sette o otto anni. Mi guarda arrivare già in lontananza con in mano un piccolo mazzo di fiori appena raccolti. Poco prima che lo avvicini si mette a corricchiare nella mia stessa direzione. Quando l'ho quasi raggiunto mi dice "Facciamo a chi arriva prima?" e gli sorrido. Corriamo per qualche decina di metri io poco più dietro di lui fino a quando si stanca e lo supero e continuo ad incitarlo dicendogli "Dai! Dai!". "Nooo, mi hai superato..." mi urla dispiaciuto e mi saluta con la mano mentre mi allontano sulla piccola salita che porta al ponticello.
La primavera è tornata e me ne sono accorto stasera. Ci è voluta l'ora legale per ricordarmelo. E' quasi stata una sorpresa scoprire che le ultime tre settimane di allenamento saranno alla luce del sole, lavoro permettendo. E' tutta un'altra cosa, un altro spirito, un'altra voglia, anche se il sole era quasi al tramonto e la temperatura più bassa del pomeriggio. Nonostante fosse tardi e che di solito non ci fosse in giro nessuno il Naviglio pullulava di runners, dai neo-iniziati ai veterani. Facile riconoscere gli uni e gli altri: postura, velocità, espressione, vestiario. Ma l'importante è rivedere le strade non più vuote, un po' di compagnia virtuale nelle mie scampagnate giornaliere. Appena partito il corpo sembrava volersi ribellare. Fitte, pesantezza, spossatezza. Ma il tempo di scaldarmi e tutto è andato a posto, oltre ogni aspettativa. L'allenamento prevedeva solo 12 Km a ritmo lento con piccole variazioni di ritmo. Ho lasciato che le gambe andassero alla velocità che preferivano, senza forzare minimamente, e sono andato costante sul ritmo soglia della maratona. Direi bene, visto che la scorsa settimana quasi facevo fatica a tenerlo. Come se la corsa di ieri mi abbia aiutato a sciogliere le gambe e ad alleggelirle. O forse sono solo ancora le endorfine in circolo. Non che stasera non avessi dolori, anzi soprattutto le cosce non hanno smesso un secondo di ricordarmi lo sforzo di ieri. Non ho mai sofferto così le mezze, si vede che la velocità adesso si fa sentire. Meglio dosare bene le forze, come già sperimentato. Ho spaccato il secondo senza quasi volerlo, 50' 08" come da tabella. Inizia la fase di discesa e non vedo l'ora di arrivare in fondo. Tenetevi liberi per il 15 aprile, questa volta gioco in casa e non voglio scuse da nessuno.