Correre e nuotare con lo Swimrun
Correre e nuotare. Lo sto facendo ormai da qualche mese, ma finalmente ho potuto mettere in pratica un po’ di quell'esperienza fatta in piscina. L’occasione è stata una splendida mattinata si swimrun sulle sponde del Lago di Monate.
Ce lo eravamo promessi ormai un anno fa, ma alla fine ci siamo ritrovati. Prima in acqua e di corsa lungo i sentieri attorno al Lago di Monate, poi davanti a una fresca birra ristoratrice di una intensa mattinata di sport. Con Diego Novella, presidente di Swimrun For Fun (ex Swimrun Cheers), uno dei maggiori rappresentanti italiani dello swimrun, multidisciplina sportiva che racchiude corsa e nuoto, come dice il nome stesso.
Lo swimrun ed è nato in Svezia nel 2002 quando alcuni amici hanno deciso di provare a sfidarsi su un percorso alternato tra terra e mare. Da isola a isola (Ö till Ö in svedese, da cui ha preso il nome il principale circuito internazionale di swimrun), correndo e nuotando in sequenza.
Rispondo subito alla domanda (o affermazione) ovvia che viene subito dopo la definizione di swimrun: no, non è come il triathlon senza la frazione di bicicletta. Lo swimrun ha regole proprie e soprattutto una concezione differente delle due discipline.
Normalmente si correre in coppia (uomo-uomo, donna-donna, uomo-donna) e si nuota legati insieme, ma negli ultimi anni si è diffusa anche come disciplina singola. Le gare di swimrun (sono state circa 500 quelle organizzate nel pre-pandemia) si snodano su percorsi selvaggi, tra laghi e percorsi di trail, dove è difficile garantire un'assistenza immediata. Per questo è reso obbligatorio anche l'utilizzo della muta (corta) e del pull buoy (il galleggiante che si utilizza normalmente in piscina in mezzo alle gambe per inforzare le braccia). Abbigliamento e accessori che non vengono mai lasciati nei vari punti di cambio nuoto/corsa, ma devono essere sempre indossati insieme alle scarpe, agli occhialini e alle palette (non obbligatorie, ma consigliate) per le braccia.
Differentemente dal triathlon, inoltre, la sequenza di discipline non è singola, ma ripetuta, con un rapporto chilometrico di 1 (nuoto) a 4 (corsa).
Quando lo scorso anno avevo avvicinato per la prima volta lo swimrun e conosciuto Diego, ero rimasto affascinato dalla mattinata passata insieme. E così stato ancora (e forse di più) questa volta.
Siamo partiti in tre (io, Diego e Chiara) e in poco meno di due ore abbiamo fatto il giro completo del Lago di Monate (guarda su Garmin Connect e Strava). Fosse stato per Diego lo avremmo fatto nella metà del tempo, ma chiaramente le mie attuali capacità di nuoto non sono minimamente paragonabili a quelle di corsa, nonostante gli allenamenti in piscina.
Per praticare lo swimrun non servono grosse capacità né di corsa né di nuoto, solo tanta voglia di provare e buttarsi. Letteralmente. E soprattutto non servono permessi speciali o strutture particolari. Basta un fiume o un lago, qualche strada e sentiero. Ci si immerge e si nuota da tratto a tratto, si esce e si corre per qualche chilometro; si ritornai acqua e si nuota per poi uscire e correre... e si potrebbe andare avanti così all’infinito. Anche brevi tratti, non c’è una regola, soprattutto quando non si è in gara (rimando a più sotto uno schema riassuntivo di quello che sono le distanze previste dalle gare di swimrun).
Noi abbiamo corricchiato e chiacchierato, attraversando piccoli paeselli attorno al lago, inoltrandoci nei boschi che arrivano fino alla riva, ci siamo buttati in un acqua fresca e rilassante senza onde (nel Lago di Monate sono vietate le barche a motore... figata!), slalomeggiando tra le ninfee e scorgendo qua e là qualche pesce nell’acqua limpida e tranquilla.
La cosa più difficile (per me) è stata riuscire a nuotare dritto, senza aver alcun riferimento visivo sul fondale, come in piscina. Ma al di là di qualche centinaia di metri in più, è un allenamento che sarebbe perfetto fare almeno una volta a settimana avendone la possibilità (se siete vicino al mare o a qualche lago provateci). Sicuramente più efficiente e rilassante che correre o nuotare separatamente.
Rispondo alla domanda successiva: si mi piacerebbe provare a fare una gara e, come promesso a Diego, magari non a distanza di un anno, ci proverò. Nel frattempo, però, sarebbe bello organizzare una giornata di test per i curiosi che volessero provare a tuffarsi in questo strano mondo... e visto che è estate potete scriverci per unirvi a noi (se siete interessati mandate una e-mail a runnerscorroergosum.it).
Le distanze dello swimrun
Queste sono le principali distanze nelle quali sono suddivise le gare e categorie di swimrun:
Categoria |
Da (km nuoto/km corsa/n serie) |
A (km nuoto/km corsa/n serie) |
Distanza di gara |
---|---|---|---|
Super Sprint |
1/4/4 |
2/8/n |
Max 10 km |
Sprint (o Corto) |
2/8/6 |
4/17/n |
Da 10 km a max 21km |
Mezzo |
4/17/8 |
8/34/n |
Da 21 km a max 42 km |
Lungo |
8/34/10 |
10/65/n |
Da 42 km a max 75 km |
Ultra |
10/65/20 |
Senza limiti |
Più di 75 km |
Multi-day |
Più di un giorno |
Senza limiti/4 |
Più di 24 ore |