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Tanti auguri a me

Sono 44. La letteratura podistica indica i quarantacinque come possibile punto di non-ritorno. Ossia l’età in cui le prestazioni cominciano lentamente ma inevitabilmente a peggiorare. Solo un dato di riferimento. Un limite generico. Ma io non ho certo intenzione di fermarmi qui. Bisogna solo trovare la giusta strategia.

Anche perché di amici e compagni che hanno indovinato le loro migliori performance nella loro terza età sportiva ne ho un bel po’. E per non farmi mancare nulla, ma proprio nulla, oggi ho iniziato a festeggiare correndo. Mi sono fatto un regalo, anche grazie al clima, che con i suoi 24°C oggi mi ha permesso di correre bene. Un bel progressivo lungo il Naviglio, con il nuovo paio di 361 Spire 3 rosse fiammanti, lasciate appositamente a riposo nella loro scatola fino a questa mattina, per festeggiare insieme una corsa speciale. Mi sono sentito bene, con il carico di caldo, chilometri e bici delle ultime settimane ancora non smaltito, ma con tanta voglia di correre. Complice forse un po’ anche lo spettacolo degli europei di atletica finiti lo scorso week-end. 

Correre il giorno del mio compleanno è cosa che faccio ormai ogni anno. Non c’è cosa migliore da regalarsi. Ma i festeggiamenti (e forse il regalo più bello) li ho iniziati ieri, passando tutto il giorno in compagnia di Tommaso, soli, insieme, a Leolandia. Un tour de force durato nove ore non-stop, andando avanti e indietro per tutto il parco, salendo e scendendo tra un giostra e l’altra. Chissà, forse un giorno sarà lui ad accompagnarmi lungo il Naviglio per regalarmi una mattinata da passare insieme. 

Non scrivevo da una decina di giorni sul blog. Una pausa presa di proposito, un po’ per smaltire l’ultimo carico di lavoro prima della forzata chiusura estiva, un po’ per approfittare della calma agostiniana per sistemare qualche piccolo dettaglio under-costruction in casa. Ma anche per non assillare con le solite cose. Dato il momento delicato di fatica nella corsa, ho bisogno anche di un po’ di tempo per smaltire tutto il lavoro e i risultati si vedranno solo tra un po’. Intanto nei prossimi giorni ci sarà un po’ di meritato riposo, tra montagna e mare. Riposo che non vuol dire non correre. Anzi. Ma sarà un modo di farlo tutto diverso. Intanto ancora tanti auguri a me...