Impressioni Nike LunarEpic Flyknit
Sono stati solo trenta i fortunati che ieri sera hanno potuto provare in anteprima le nuove Nike LunarEpic Flyknit grazie all'evento organizzato in collaborazione con Runner's World al Nike Store di Piazza Gae Aulenti a Milano. Epico, visto l'oggetto del desiderio. Lunare, invece, grazie all'atmosfera piatta e silenziosa del nostro allenamento lungo i viali sterrati del Parco Sempione.
Non si è respirata l'aria tesa del pregara, ma nemmeno il clima amichevole e caciarione dell'allenamento. Più un'atmosfera di mistero, di curiosità, di suspance. Sciolta nel momento in cui le gambe si sono messe in moto. Lo stile, quello ormai rodato del Nike Run Club. Suddivisi per ritmi e distanze e guidate dal proprio pacer per le vie della città. Essere vicini al Parco Sempione è stata una fortuna.
Prova delle Nike LunarEpic Flyknit con Runner's World al Parco Sempione
Ho approfittato dell'attesa per studiare la scarpa. Guardarla, odorarla, soppesarla, torcerla. Sicuramente non proprio bella da vedere. O per lo meno strana, diversa. Probabilmente come per tutte le novità ci vuole tempo per farsi l'occhio. Leggera, morbida. Alta. Sia nella parte su cui prima di tutto cade lo sguardo, la caviglia, sia nella suola, leggermente arcuata, bombata. Sul colore la scelta è ampia e per tutti i gusti.
Appena indossate, però, tutto quello che si è pensato cambia. La tomaia in Flyknit avvolge completamente il piede, che scivola all'interno della scarpa ancora meglio che in una calza. Per camminare semplicemente si potrebbero anche usare senza allacciarle. La suola è morbida, non molle, e aderisce perfettamente al terreno. Muovendo la caviglia si sente il piede libero, non costretto. Ma fasciato. Fondamentale scegliere il numero giusto.
In corsa cambia ancora tutto. Quello che più mi ha colpito è stata la sensazione di correre con una suola attaccata direttamente al piede. Salda. Avvolgente. Effetto combinato della sua leggerezza intrinseca dovuta ai materiali leggeri (la tomaia in Flyknit è come suo solito costituita da un pezzo unico con diverse intensità di materiale in base alle zone di necessità del piede), ai cavi flyware che la stringono al collo del piede e (credo) soprattutto al taglio mid della tomaia che sale fino a coprire interamente la caviglia. LunarEpic non si scosta dal piede né quando tocca terra, né quando stacca. Una sensazione strana. Quasi innaturale nella sua naturalezza. Ma piacevole. Nuova. Famigliare.
Diversa anche l'attesa di risposta dalla suola. Vista la dimensione e confermata la sua morbidezza (manualmente), pensavo di avere una risposta debole. Morbida appunto. Elastica. Invece è stata tutt'altro. E' il risultato dell'unione di due diversi materiali, Lunarlon e Fhylon, tramite accoppiamento a calore. Nessun incollaggio. Andando poi ad intagliare la parte inferiore della suola con il laser per fornire ammortizzazione laterale dove necessaria. Il risultato è stato quello di avere una scarpa dallo stile free, ma con un appoggio ben saldo sul terreno. E che probabilmente va ad influire, insieme alla tomaia, alla sensazione di stabilità complessiva. Tutto questo però a scapito di una maggiore reattività. Anche facendo qualche allungo di qualche centinaio di metri, non ho sentito un aiuto particolare né nella fase di spinta né in quella di appoggio.
Proprio per questo però vorrei riprovarle più accuratamente provando a cambiare le solette interne. LunarEpic viene venduta con due diversi tipi di plantari, con drop differente, proprio per adattarsi meglio al tipo di corsa e al tipo di ritmo che ognuno vuole adottare. Da verificare. Una scarpa molto particolare, con buoni spunti innovativi e qualche interrogativo. Io personalmente non le userei per allenamenti troppo lunghi o gare sopra i dieci chilometri. Preferisco avere qualcosa di più protettivo. Interessanti da testare in pista o per gli allenamenti più veloci, anche se la poca rigidità della suola non so quanto possa incidere sull'affaticamento in fase di spinta. Ma la sensazione di avere un tutt'uno col piede è impagabile. Sicuramente un'impronta del tutto nuova.