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Dal Passatore al Resegone

No, non sono impazzito. Sabato pomeriggio alle 15:00 sarò al via della 100 Km del Passatore a Firenze, ma solo per accompagnare e assistere in bici l'amico ultras Paolo alla ricerca della sua impresa. Un'avventura da vivere al suo fianco prima e raccontare poi. E ci saranno tante altre facce amiche da incontrare e incoraggiare lungo tutto il percorso. Primo fra tutti ancora una volta Re Giorgoi Calcaterra, che proverà a conquistare il suo decimo podio consecutivo. Per me sarà la prima volta e sono curioso di vedere cosa sia davvero il Passatore. Non è ancora nei miei programmi, ma non è detto che prima o poi i ruoli non si invertiranno. Twitter e Facebook saranno la nostra timeline per chi fosse interessato. Ho visto qualche anno fa seguendo il mio Amico Ultraman Iacopo cosa voglia dire correre per cento chilometri, ma sono curioso di capire cosa possa nascondere quella che è considerata la regina delle ultramaratone. Paolo lo sa e toccherà a me rincorrerlo.

Nel frattempo devo però anche pensare alla prossima Monza-Resegone che correrò insieme a Franco e Chiara, che ormai sono diventati la mia squadra per ogni occasione. E so già che il Resegone non è da sottovalutare. La MoMot ha lasciato qualche (parecchi) strascichi nei giorni scorsi. Tra lunedì e martedì ho fatto davvero tanta fatica a correre anche solo i 10 Km lenti di scarico in programma. Gambe pesantissime, affaticate. Ma soprattutto è la schiena quella che più mi sta preoccupando in questi giorni. Stare seduto e sdraiato mi sta dando qualche problema. E la cosa che più mi preoccupa è che non so a cosa dare la colpa. Sovraccarico, stanchezza, scarpe, discese, salite, materasso, sedie. Tutte opzioni possibili, ma senza nessuna prova concreta. L'unica cosa che mi fa pensare positivo è che correndo non ho alcun problema. Anzi.

Nei 15,4 Km di questa mattina, che mi preoccupavano non poco, mi sono anche ripreso fisicamente. Evidentemente i due giorni di scarico hanno dato i loro benefici. Solito (ormai) allenamento di ripetute brevi in salita e medio finale (ripetute 12x100 salita rec. 1' 30" + rec. 3' + 8 Km 4' 20"). Molto, molto meglio delle aspettative. Nonostante il caldo e il sole le gambe hanno reagito bene ed hanno sempre mantenuto i ritmi impostati per tutta l'1h 07' 23" di allenamento. Oltretutto ormai trovare salite vicino a casa grazie alla Teem non è più un problema, come spiegato qualche settimana fa. Poi correre sull'alzaia con gli alberi carichi di verde, il cielo azzurro e il Naviglio colmo d'acqua è un'atmosfera ineguagliabile. Sono quei giorni in cui sembra che non possa uscire nulla di buono e poi invece regalano sorprese inaspettate.

E siccome il week-end sarà occupato dalla scampagna in bici fino a Faenza, domani sarà giorno di lungo (20 Km di lento) e venerdì, solitamente dedicato al riposo, di scarico. Non sarà certo faticoso come correre, ma so già che natiche, spalle, braccia, mani e schiena, sabato si faranno sentire tra salite e discese lungo l'appennino tosco-emiliano. L'in-bocca-al-lupo per Paolo è d'obbligo, ma avrò tempo per dedicargli tante altre cose da pomeriggio e sera. Sarà un luuungo week-end.