Un post difficile
Oggi ho avuto un po' di pensieri che mi sono girati per la testa mentre correvo, ma tutti racchiusi tra Maratona di Milano e Wings For Life World Run. Tre settimane cruciali. Tutto partito dalla mia predisposizione ad un recupero lento dalla maratona. Ho pensato ai tanti che corrono una maratona a settimana, a Paolo che per preparare il Passatore ne sta correndo molte ravvicinate, a chi corre molti più chilometri di me alla settimana. Forse la spiegazione sta nel fatto che io ne faccio poche (solitamente non più di due l'anno, nda) e quando parto non le uso come allenamento ma le corro sempre al massimo. La conseguenza è il grande dispendio di energie e di muscoli che poi fatico a recuperare immediatamente. Queste sono l'analisi e la lettura più corrette che mi siano venute in mente.
E il fatto che probabilmente le cose stanno proprio così è la fatica che sto facendo in questi giorni a ricominciare nonostante la settimana di pausa post-gara. Avrei voglia di uscire e continuare per ore a correre, di farlo al mattino e continuare ancora la sera, eppure sento che le gambe non ce la fanno. Pesanti, doloranti, ancora appesantite dai quarantadue chilometri di ormai dieci giorni fa. E la prima cosa a cui voglio stare attento è a non farmi male. Preferisco andare piano per un po' piuttosto che dovermi poi fermare. Quello si che sarebbe deleterio per il proseguio e lo sviluppo di quest'annata.
Ma di conseguenza la testa poi rimbalza a fra dieci giorni, all'appuntamento di Verona con la Wings For Life World Run. Mi piacerebbe fare bene e sono incuriosito da questa nuova esperienza, sia come gara che come distanza, ma non so ancora se le gambe saranno d'accordo il giorno della corsa. Certo, non essendoci in realtà una distanza fissata, sarà più facile decidere di rallentare e aspettare l'arrivo della catcher car, però mi piacerebbe correre per davvero. Sicuramente ad un ritmo più blando rispetto alla maratona, ma comunque ad una velocità che mi possa permettere di provare ad arrivare ai 50 Km.
E che non sarà una corsa facile l'ho capito oggi correndo i 10 Km lenti all'ora di pranzo. Sole caldo e 23°C non sono stati certo alleati delle gambe. Ma correre in condizioni che potrebbero esserci poi in gara mi sembra un buon modo per mettere le mani avanti e provare a soffrire meno sulla strada tra Verona e il Lago di Garda. Ma le gambe hanno avuto tutt'altro parere riguardo la mia decisione. Quadricipiti affaticati e dolore al vasto laterale. Mi sa che a Milano ho spinto parecchio per tenere il ritmo alto. E per cercare di sviare la testa dalla fatica ho optato per un cambio di direzione e percorso rispetto a ieri, scendendo verso Gorgonzola, strada che non facevo da un bel po' di tempo. Ho così anche avuto modo di verificare l'avanzamento lavori per la Teem. Speriamo finiscano presto e che il Naviglio venga risistemato spostando la strada che lo affianca più internamente. Tra andata e ritorno sono stato fuori solo 44' 37", anche se la voglia sarebbe stata quella di continuare ancora. E ancora. E ancora. Ma mi accontenterei di farlo anche solo alla Wings For Life World Run.