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Ripetute 5x1000 3' 35" rec. 2'

Mentre Simone Moro firma per primo al mondo l'ascesa invernale al Nanga Parbat, noi scaliamo le nostre vette invernali mentre fuori piove, nevica o ci sia vento. Ad ognuno la sua montagna, col suo traguardo. La soddisfazione sarà comunque la stessa arrivando in vetta. E su questo sarà d'accordo anche Simone se glielo chiedete. L'importante è farlo per divertirsi.

Però, immaginado la sua avventura, sicuramente ci sentiremmo ridicoli a lamentarci per il tiepido-freddo dei prossimi giorni con solo un po' di vento e di pioggia a rinfrescare il nostro week-end. E come lui, ci presentermo comunque alla partenza della nostra gara, magari solo un po' più coperti e intirizziti del solito, per portare a casa il nostro traguardo. Magari questa volta consapevoli che, dopotutto, la fatica non sarà stata mai come la sua. Cambiando subito idea quando poi il traguardo sarà ancora a qualche chilometro e la stanchezza comincerà a farci vacillare sulle gambe. La storia è sempre uguale. Cambiano solo gli obiettivi.

E con in mente sempre la Milano Marathon che sarà tra poco più di un mese, domenica sarà ufficialmente tempo per me del vero primo lungo. Trendadue chilometri in quel di Salsomaggiore, alla Corsa del Principe delle Terre Verdiane. La stessa dove lo scorso anno insieme a Paolo e Chiara (no, non le sorelle cantanti) avevamo già fatto abbondante scorta di gelo, acqua e vento. Quest'anno, stando alle previsioni, non sarà molto diverso. Quello che invece cambierà per me sarà l'approccio alla gara. Finalmente (forse dovrei dire purtroppo), ufficilamente gara. Non più un allenamento, ma un vero e proprio test, magari anche dando un occhio alla classifica finale. Cosa che faranno anche tutti i Corro Ergo Sum Runners impegnati in altre gare. E con nuovi importanti arrivi che presenterò nelle prossime settimane. La stagione agonistica sta per entrare nel vivo e noi vogliamo esserne protagonisti.

Un po' di fiducia me l'hanno data in settimana le ripetute sui mille fatte sul Naviglio. Dovevano essere serie da 3' 45" ma con mia somma sorpresa si sono trasformate in un buon allenamento a 3' 35". I ritmi stanno ritornando finalmente. Merito sicuramente del lavoro costante svolto fino ad ora e dello scarico settimanale in vista dei prossimi lunghi. Ma le gambe hanno reagito bene. Sono completamente andato a sensazione, tenendo un po' i remi in barca inizialmente e spingendo quasi al massimo l'acceleratore nelle fasi finali. Ma vedere il cronometro amico è stata un'iniezione di fiducia notevole. Forse sono ancora un po' lontano dalla forma ottimale, ma c'è ancora un mese abbondante prima di ritrovarci alla partenza in Corso Venezia. Magari già con le nuove divise. In mente ora ho solo la determinazione di portare a casa i chilometri che mancano. La fase più difficile, forse. Ci sarà da soffrire. Ma è proprio quello che ci piace fare.