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Lento ma non troppo

Ci sono anche quelle giornate in cui le gambe hanno voglia di andare. E allora bisogna solo assecondarle. Certi giorni non è solo allenamento. E' aria che rinfresca il cervello. Sangue che scorre nei muscoli. Quella distrazione dalla frenesia del mondo che ti trasporta su una strada tutta tua. Il momento catartico. L'ora d'aria per mischiare i pensieri, stracciare le tensioni, dare sfogo all'energia repressa.

In realtà le intenzioni prima di partire non erano proprio queste. Ma di passo in passo il lento di scarico in vista delle ripetute di domani (sempre che riesca a tronare in tempo per farle) si è trasformato in un medio a sensazione. Totalmente a sensazioni. Mai guardato il cronometro lungo tutto il Naviglio. Ho solo fatto andare avanti le gambe e le ho inseguite stando attento a non esagerare con la spinta e a non forzare troppo il polpaccio sinistro che ancora non è del tutto a posto.

La cosa che mi da fiducia è vedere che nel giro di poche settimane i chilometri stanno iniziando a diventare naturali. 14 Km quelli di oggi. Distanza naturale durante la preparazione di ogni mia maratona. Distanze per i medi, per lo scarico, per le progressioni, per i cambi di ritmo. E finalmenti fatti senza alcun problema. Probabilmente il vento che domenica mi ha frenato nell'allenamento cardio aveva anche bloccato la voglia di lasciarmi andare, di sfogarmi, di sentire l'asfalto. Voglia che ho potuto soddisfare oggi.

Intorno all'ora di pranzo il clima è stato ideale. Un po' troppo fresco, con l'aria tagliente che negli ultimi giorni sta facendo odiare i primi chilometri di riscaldamento. 3°C scaldati da un sole acceso, ma comunque freddo. Fortunatamente sto riuscendo a gestire anche queste giornate che tradiscono le aspettative. Vestirsi troppo pesante risulta poi troppo non appena ci si è scaldati. Coprirsi troppo poco diventa deleterio dopo i primi chilometri, quando i muscoli non riescono a mantenere la temperatura e rubano energie preziose. Con il rischio poi di potersi anche far male.

Ma tutto questo è stato solo contorno. La corsa è stata la cosa di cui più avevo bisogno. Sentire il fresco dell'aria in faccia e sgarbugliare un po' di idee da fissare sulla carta. Organizzare i prossimi giorni. I prossimi mesi. La prossima vita. E tutto mi è venuto facile. Peccato solo per quel fastidio alla gamba che continua a farsi sentire. Ma oggi mi sono divertito. Non fa niente se dovevano essere chilometri lenti, non fa niente se la tabella diceva altro. Oggi ho corso per me. Per far ripartire una giornata bloccata. O solo perchè avevo voglia di correre.