Questo sito utilizza cookies, anche di terze parti, per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire le funzioni dei social-media e analizzare il traffico generato. Continuando a navigare in questo sito web acconsenti all'uso dei cookies.

Ripetute 6x1000 3' 40" rec. 2'

Andando verso l'anello del ginestrino per le ripetute non ho potuto fare a meno di ripensare al progetto danese dell'Athletics Exploratorium, il parcogiochi dei runners. Ho pensato a quanto tutto sarebbe diverso con una struttura simile. Per me è già un gran vantaggio avere un anello di un chilometro dentro ad un parco per le ripetute. Ma quello sarebbe davvero come toccare con un dito il paradiso.

E ci penso continuamente. Ci penso perchè credo che una città come Milano (o Roma) dovrebbe avere un centro di riferimento per il mondo del running. Un luogo dove vivere e mangiare di corsa. Dove rifugiarsi, dove scoprire, dove imparare, dove chiedere. Un punto di riferimento unico in cui far crescere un movimento che avrebbe bisogno, soprattutto nel mondo amatoriale, di trovare una sua anima. Ci penso e lo sogno. E certe volte i sogni diventano realtà.

Come realtà è diventato l'allenamento di oggi. Lo considero come il vero inizio di questo post-infortunio. So che la schiena non è completamente a posto, ma in qualche modo devo pur cercare di ritrovare forma e passo. Erano più di tre mesi che non ritornavo al parco del ginestrino, pochi giorni prima di fermarmi. Anche se i tempi e il passo non sono più quelli, ho voluto riprovare l'ebrezza dell'anello per riassaporare la fatica insieme ai ricordi di quanto fatto. Avere uno stimolo in più per riprovarci. Dopo tanto tempo mi sono anche riaffidato alle Nike Zoom Elie 8 che da questa estate erano rimaste immboili sulla scarpiera. E devo dire che ri-respirare l'aria della preparazione mi ha fatto bene.

Fortuna vuole che oggi fosse anche una giornata fatta per correre. 8°C, cielo azzurro e aria fresca. Doppia maglia a maniche corte e pantaloncini. Come se l'autunno fosse appena arrivato. Come se l'infortunio mi avesse tenuto lontano dall'asfalto solo per qualche giorno. E come la scorsa settimana ho fatto un po' di testa mia, coprendomi gli occhi quando sono passato davanti alla bacheca in cui è appeso il programma settimanale. Forse il Prof. Massini non sarà contento, ma per me oggi è stata una vera liberazione. Sono partito cercando di tirare un po' il freno a mano, perchè so che lungo l'anello è più facile lasciare andare le gambe e ritorvarsi poi nelle ultime serie con il fiato corto e le gambe molli. Ma nonostante tutto già nella prima ripetuta ho toccato i 3' 39" senza troppi problemi. Tanta fiducia. E sono contento soprattutto di essere riuscito a mantenere la media abbastanza costante anche nelle successive. Un po' troppo il 3' 32" e il 3' 35" della seconda e terza serie (ma quanta soddisfazione), meglio il finale con dei buoni 3' 39", 3' 42", 3' 39". Il penultimo giro, quante siano le ripetute, è sempre quello in cui faccio più fatica. Non so perchè, ma mi ricordo bene che il Prof. Arcelli proprio in quella sessione ha sempre chiesto ai suoi atleti di andare più forte che nelle altre. Probabilmente una questione puramente psicologica. Alla fine 10,5 Km in 43' 46" che potrebbe essere un buon allenamento in vista della We Run Rome di fine anno.

Riguardando con più attenzione i grafici nel dopo allenamento, ho anche verificato che le sensazioni avute durante la corsa sono state pienamente rispecchiate dal ritmo. Peccato non avere anche il riferimento cardiaco oggi. In ogni caso, più sono aumentate le serie, più ho sentito la fatica salire e contemporaneamente diminuire la velocità nel recupero. Progressione negativa ben evidenziata nel grafico del passo. Ma è normale, vista la mia disabitudine alla corsa. fatica a mantenere il ritmo a lungo, col cuore che non non riesce a rimanere sotto sforzo come questa estate. E' su quello che dovrò iniziare a lavorare presto e sarà questo il principale problema che mi porterò dietro nel diecimila di Roma. Ma sono soddisfatto di come invece le gambe stiano ritrovando il ritmo abbastanza in fretta. Già dalla scorsa settimana a questa sono riuscito a spendere ed a spingere di più. Non sarà facile arrivare preparato e recuperato in primavera, ma rinunciare in partenza non ha senso. Non sono stato all'Athletics Exploratorium, ma mi sono divertito tantissimo lo stesso.