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Masochismo

E' la ricerca del piacere attraverso il dolore. Diciamo che non l'ho proprio ricercato (e ne avrei fatto volentieri a meno) ma sentire i dolori del post-corsa il giorno successivo al primo allenamento di lunedì è stato bello. Muscoli fermi da un mese che si sono ritrovati a macinare chilometri, a contrarsi ed a distendersi, a produrre acido lattico, a bruciare grassi.

Ieri camminavo come se avessi fatto il primo lungo da trenta chilometri in preparazione, ma in realtà sono stati solo cinque. Ed ancora oggi ripartendo per il nuovo allenamento le stesse sensazioni. Dolori agli addominali, dolori al vasto mediale, a quello laterale, ai quadricipiti. Vuol dire che non è stato un sogno, che il motore è ripartito. Ora manca tutto il resto.

Però il polpaccio ha fatto il bravo. Nessun fastidio, nessun dolore e nessuna paura. Se devo essere sincero oggi ho corso spensierato. Ho preferito scendere lungo il Naviglio verso Gorgonzola e non tornare ancora sui miei soliti percorsi per non lasciarmi condizionare nel ritmo e nelle sensazioni. Meglio fare qualche giro alternativo per il momento e ritrovare la strada amica quando sarà il momento di ritornare a pieno ritmo. La prima necessità è quella di ritrovare costanza e l'abitudine di correre. Oggi sono già passato a 8 Km. Sempre a sensazione, senza controllare il ritmo o provare cose strane. Solo corsa, ascoltando la fatica delle gambe, il ritmo del cuore che impazzisce quasi subito e il sudore che ritorna a colare sugli occhi. Ci vorrà tempo, me ne rendo conto. Per questo preferisco non fare programmi o illudermi di poter bruciare le tappe. Non serve. Venerdì vedrò Fulvio e proveremo a capire come programmare i prossimi mesi. Perchè ormai di mesi si tratta. Ho sempre un pensiero fisso in testa e finchè non ci sarò riuscito sarà dura cambiare idea. E quell'idea passa anche dai 34' 47" di allenamento fatti oggi. Certo sarebbe tutto più facile senza infortuni. Ma anche quelli fanno parte del gioco.