Girovagando in Martesana
Ho approfittato dei lenti di scarico di questa settimana per provare qualche percorso diverso. Vedere qualche alternativa. Scoprire sentieri (per me) inesplorati e magari più accattivanti. Meglio avere pronta qualche possibilità diversa per i giorni in cui si ha voglia di cambiare un po' o per i diversi tipi di allenamento. Finalmente sapere dove porta quella via intravista tante volte ma mai percorsa o conoscere la distanza esatta di una strada diversa. Alla fine si corre sempre sulle solite strade, sicure, precise, per scoprire poi a pochi passi da casa (o dal lavoro) posti dai quali varrebbe la pena passare di tanto in tanto. Anche solo per allontanarsi dal traffico e dal frastuono di paesi e auto. E anche delle ciclabili in alcuni giorni. Visto che il periodo, climaticamente e sportivamente, lo consente proverò a vedere dove poter arrivare. E magari trovare qualche soluzione per passare da un paese all'altro senza costeggiare sempre auto e asfalto.
La parte che ieri ho finalmente scoperto è la zona di campagna che si apre oltre la nuova Teem, tra Bellinzago e Gorgonzola. Dopo che Stefano mi aveva consigliato ad inizio anno il cavalcavia per le ripetute (che da allora ho sempre sfruttato) ero curioso di vedere come riuscire a completare un giro circolare tornando verso Gessate sfruttandole campagne di Gorgonzola. Chiaramente ho prima fatto un giro su google-map per capire se l'idea fosse realizzabile e mi è sembrato di intravedere dei possibili passaggi su varie distanze da sperimentare. Anche se poi ieri sono andato un po' alla cieca, orientandomi più visivamente che ricordando quanto mi ero studiato. Dovendo fare solo 10 Km non volevo spingermi troppo oltre. E la cosa più divertente è stato scoprire a fine corsa che il nuovo tracciato è misurato esattmente la distanza voluta (in realtà i due gps che avevo al polso, TomTom Cardio e Polar M400, mi hanno dato due distanze differenti, ma di questo parlerò la prossima settimana, nda). Correndo un po' di occhio alla fine me lo sono fatto.
La parte di campagna al di là del cavalcavia, lontano da paesi e strade trafficate è di tutt'altro sapore. Strade piccole, immerse nel verde, con rogge, prati e alberi a fare da contorno. Calma e silenzio rotti solo dall'abbaiare dei cani e dei trattori al lavoro. Un piccolo slalom tra le tenute dei contadini, con l'ultimo tratto completamente sterrato. Ho cecrato di tornare verso il Naviglio e riprendere l'alzaia appena ho potuto per non allontanarmi troppo e, ritrovanomi sulla statale, ho dovuto fare circa duecento metri prima di rimettermi al riparo da auto e camion. A parte questo piccolo intermezzo, che forse ho già intravisto come modificare, un percorso da riprovare. Anche perchè le gambe, dopo settimane di fatica e stanchezza, ieri avevano proprio voglia di correre. Non ai livelli di questo inverno, ma comunque un buon passo, nonostante fossi in pausa pranzo e caldo e sole si facessero sentire. Un buon progressivo, valutando che il terreno è stato spesso movimentato e che stessi comunque orientandomi a naso. 42' 58" che mi hanno rimesso in pace con la corsa dopo qualche settimana di tribolazioni. E' sempre bello poter correre, ma quando ci si sente bene è un po' come volare.