Ripetute 20x300 65" rec. 50"
Giornata perfetta per una serie di ripetute veloci in pista. Il temporale monsonico che ha rinfrescato la mattinata poco prima della sveglia ha abbassato la temperatura come fossimo ad inizio primavera. Peccato che poi il sole abbia subito riportato il livello alla media delle ultime settimane. La sorpresa peggiore è stata però arrivare alla pista del centro sportivo di Gessate e trovare il cancello chiuso. E con mia somma sorpresa ho scoperto che tutta la struttura rimarrà a disposizione per l'intero periodo estivo, dal mattino fino alla sera, solo ed esclusivamente del centro estivo per i ragazzi. Io capisco la sicurezza, ma mi sembra assurdo che delle strutture pubbliche non possano essere liberamente utilizzate da tutti. Sono dovuto così correre subito ai ripari, non avendo più tempo per spostarmi al centro sportivo di Carugate, e trovare nelle vicinanze una strada che potessi sfruttare secondo necessità. Di fronte al cimitero.
Fortunatamente non ho dovuto spostarmi più di tanto. Sarei potuto subito correre sul Naviglio, ma sarebbero stati altri quattro chilometri abbondanti da aggiungere, tra andata e ritorno, a tutto l'allenamento. E il tempo a mia disposizione non sarebbe stato infinito. Devo dire che la soluzione trovata non è stata drastica. Un lungo rettilineo ciclabile che passando davanti al cimitero di Gessate, unisce paese e zona industriale. L'unico inconveneinte è stato il continuo passaggio delle auto. Non è stato comodo come correre in pista con riferimenti e senza continui dietro-front, ma correre in ripetuta su un rettilineo invece che curvando non è poi così male. Ho preso velocemente un riferimento iniziale ed uno finale sui 300 m che mi servivano e come un criceto ho cominciato a fare avanti e indietro per venti volte.
Devo dire che i ritmi dettati dal prof. Massini sono stati decisamente più bassi rispetto al solito, ma anche il recupero è stato molto corto, solo 50". Ma più che sufficienti per ritrovare subito fiato tra una serie e l'altra. La difficoltà più grossa è stata trovare il ritmo corretto e non mi sono mai praticamente scostato dai 63" di allungo. E senza mai spingere al massimo. Inizialmente le cose sono andate meglio, con le nuvole che ancora coprivano il sole e l'aria fresca. Una vera goduria. Ma esattamente a metà allenamento il sole e il cielo azzurro hanno fatto capolino. E' stato come passare da una stagione all'altra nell'arco di trecento metri. La differenza si è sentita subito, sommata soprattutto a tutta la fatica accumulata. Ma sono soddisfatto del risultato ottenuto, soprattutto perchè mi sono accorto di essere arrivato a fine allenamento con ancora energia nelle gambe e fiato in corpo. Motivo per il quale ho provato a spingere un po' di più sull'ultima. Niente a che vedere con le ultime uscite, in cui mi sembrava di poter crollare a terra da un momento all'altro. 13 Km in 56' 56". Fosse sempre così sarebbe una pacchia. Una conferma in più forse, che il mio vero nemico è il caldo. Basta saperlo.