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La Nobile: su e giù per Montepulciano

Unire corsa e viaggio. Quello che facciamo. Ma quando poi trovi una gara come La Nobile di Montepulciano tutto vien più facile. Tanto dura quanto bella. Affascinante e ben organizzata. Quello che qualsiasi altra corsa dovrebbe essere nella sua normalità. Se avessimo dovuto decidere un percorso per visitarla di corsa da piedi a cima, non avremmo saputo fare di meglio. Ed infatti è anche stato quello a cui ci siamo deidicati ieri appena arrivati, un po' in auto e per il resto a piedi. Ed è stato un bene, perchè strada facendo ci siamo resi conto di quello che ci sarebbe aspettato. Tanti organizzatori avrebbero da imparare da questa piccola manifestazione silenziosa e senza pretese. Basta poco per rendere una semplice corsa una grande gara. Basta esaltarla con quello che una piccola città come Montepulciano ha da darle: salite, storia, panorami, architettura. E tanta voglia di correre.

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Garmin a confronto

Finalmente posso iniziare uno dei test che avevo più a cuore da un po' di tempo, quello tra Garmin Forerunner. Non un duello fratricida. Ma solo la verifica che quello ripromesso dalla casa statunitense corrisponda a realtà. Non ho mai nascosto la mia predilezione per una valida alternativa alla fascia cardio e il Forerunner 225 con rilevazione da polso è una delle possibili alternative. La vera sfida sarà poi confrontarlo con il TomTom Cardio, che ripropone (anzi anticipa) la stessa tecnologia. Quello si che sarà un bello scontro. Ma diamo tempo al tempo. Al momento devo ancora prendere dimestichezza con i nuovi arrivati. E non mi sono lasciato certo sfuggire l'occasione di un bel medio-lento. Stasera forse sarà anche già ora di ripetute. 

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Nike Air Zoom Elite 8

Le aspettavo da qualche mese. Le avevo potute prendere in mano, ma non provare, durante la visita a casa Nike a Portland dello scorso febbraio. Mi era rimasta la curiosità di vedere come le Nike Air Zoom Elite si potessero essere evolute in questa nuova ottava edizione. Una veste nuova, inedita, che le lega a doppia mandata alle sorelle della linea Zoom (Pegasus e Odyssey), fast, ultrareattive e ultraveloci ispirate agli atleti più veloci al mondo. O meglio, questo è quello che promettono. Le ho usate prevalentemente in allenamenti veloci e gare corte, ma anche per medi e lenti. Sempre su asfalto. Potrebbero essere delle fedeli compagne anche per la maratona se qualche piccolo dettaglio della precedente versione fosse stato corretto. Sono e rimangono un modello che a me piace molto, dando quel feeling innato che la scarpa giusta deve dare appena calzata. Una scarpa che deve saper fare tanta strada. Correre veloce, ma non solo.

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2 Km risc. + 1x5000 al max + 2 Km def.

Ci sono sempre tanti modi per interpretare un allenamento o una gara. Dipende dallo stato di forma, dallo stato d'animo, dalle aspettative che si hanno, dal risultato ottenuto, dal clima. E uno stesso tempo, una stessa performance, assume un significato diverso. L'importante è imparare a leggere tra le righe. Saper interpretare tutti i segnali che si hanno. Sapersi accontentare dei risultati raggiunti o trovare gli stimoli per ripartire più forte. Essere onesti con sè stessi, soprattutto. Non nego che dall'allenamento di stasera avrei voluto qualcosa di più, ma bisogna anche fare i conti con il contorno. Col periodo. Il clima. Le giornate. Credo di non essermi mai trovato in uno stato psico-fisico così buono a fine luglio. E se tutto andrà come deve andare, settembre ottobre e novembre saranno mesi da ricordare. Ma tutto comincia già adesso.

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Running Summer Tour

Non era in programma. Ma dato che l'idea sembra poter prendere forma, cercheremo di far corrispondere le date del nostro tour italiano estivo (un modo elegante per dire ferie) con qualche corsa sparsa in giro per la penisola. L'importante sarà divertirsi. E il modo migliore che conosco per farlo è quello di correre. Dopotutto è quello che facciamo sempre, ma al contrario. Decidere dove andare a correre e conoscere nuovi posti. Questa volta abbiamo ribaltato le priorità, ma il risultato non sarà diverso. Anzi. Dove saremo, cercheremo di scoprire qualche gara di paese, qualche piccola chicca nascosta in ogni regione in cui passeremo o ci fermeremo. Toscana, Umbria, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Marche. Non manifestazioni importanti e blasonate per una volta. E magari sarà l'occasione per conoscere nuovi amici. Runners.

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Ripetute 30x100 20" rec. 1x100 27"

Trenta. Questa volta non sono stati chilometri, ma serie di ripetute. Brevi. Solo cento metri. Ma chi pensa che sia un allenamento facile, vista anche la distanza complessiva, si sbaglia nettamente. Facile forse all'inizio, quando il cuore ancora non è sotto sforzo continuo e il recupero breve riesce a riportare i battiti sotto controllo. Ma col passare delle serie tutto diventa ogni volta più difficile. Sarebbe stato ottimo verificare con il cardio quanto fosse complicato il recupero in così pochi metri. Spero di poterlo fare nei prossimi giorni, testando finalmente il nuovo Garmin Forerunner 225 insieme al fratello in-fascia 220. Se davvero la rilevazione da polso funzionasse (anche sul mio polso) bene sarebbe una rivoluzione per me. Finalmente potrei analizzare anche la risposta del cuore sia in gara che negli allenamenti di qualità. Con la fascia, in certi momenti, proprio non c'è feeling.

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Ripetute 7x500 1' 40" rec. 1' 30"

La cosa che più mi è dispiaciuta della serata è stato non riuscire a correre insieme a Franco. Sono rare le volte che riusciamo a farlo e so quanto uscire con lui mi aiuti a fare meglio che da solo. Ho tenuto duro il più possibile, ma davanti all'evidenza ho preferito tirare i remi in barca e prendere una pausa. E' quello che continuo a ripetere in queste settimane e sono contento almeno di rimanere coerente con quello che dico. Purtroppo in queste giornate non si sa mai come possano andare le cose, troppi fattori che possono contribuire ad un buono o cattivo allenamento. Evidentemente non era serata per portare a casa i risultati sperati. O forse c'era solo la necessità di un po' di riposo. Ma come dopo le giornate buone a volte arrivano quelle cattive, anche dopo quelle meno buone arrivano le sorprese. Basta aspettare. E non disperare.

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Ripetute 4x1000 3' 30" rec. 1' 00" (37°C)

8 Km con le ripetute di ieri sera e 8 Km di scarico questa mattina. Praticamente un bi-giornaliero se non ci fosse stata in mezzo la notte. E direi che la situazione, visti gli ultimi giorni di caldo, è andata molto bene. Nonostante la sera la temperatura si alzi notevolmente (37°C durante le serie di ripetute) l'aria è anche molto meno umida rispetto al mattino (29°C quando ho iniziato a correre) e in molti casi è anche più facile trovare ombra. Credo di poter aver trovato la giusta dimensione per gli allenamenti di qualità. La fatica è stata tanta, ma la soddisfazione di avercela fatta ripaga del sudore lasciato lungo l'anello del Ginestrino. Il periodo di scarico, soprattutto mentale ma anche fisico, dopo la Monza-Resegone è servito molto. La voglia di ricominciare subito un'altra avventura per la Maratona di Valencia aumenta di giorno in giorno. E vedere che il lavoro fatto fino ad ora non è andato comunque perso un grande stimolo... #winningvalencia

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Ripetute 6x1000 3' 40" rec. 1' 30"

Non è stato facile, ma non è andata neanche tanto male. Quando Chiara mi ha chiesto di anticipare insieme a lei la seduta di ripetute lunghe di un giorno per evitare il caldo dei prossimi due, ci ho pensato un po'. Le trenta sessioni brevi di lunedì hanno lasciato un po' di stanchezza nelle gambe e anche il lento di martedì non è stata proprio una passegiata. Ma meglio essere un po' stanchi e portare a termine l'allenamento, piuttosto che doverlo lasciare a metà come la scorsa settimana. Anche perchè, vista la garetta fuori-programma che ci aspetta domenica a Montepulciano, è meglio avere qualche giorno di recupero in più. E i 33°C alle sette di sera al parco del Ginestrino sono diventati più alleati che avversari. Basta poco per trasformare un allenamento in un disastro. Altrettanto poco per riuscire a portarlo a casa.

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Progressiva... mente

E' stato un week-end intenso. E stancante. Di corsa. Nessuna gara fatta e nessun traguardo raggiunto, ma tanti chilometri e la corsa vista e vissuta da vicino. Anche se in più di un'occasione avrei voluto essere dentro e non solo uno spettatore. Ma è strano vedere come si desideri qualcosa proprio solo quando non c'è. Essere alla partenza o lungo il percorso e aver solo voglia di mettere le scarpe ai piedi, di sentire il sudore che cola dalla fronte e di godere di quella dose di stanchezza che solo lo sfnimento può regalare. Poi invece ritrovarsi lungo la solita lunga strada d'allenamento, o in gara, col fiato corto e le gambe pesanti e non vedere l'ora di tuffarsi sotto la doccia e lasciarsi i chilometri alle spalle dicendo ma chi me l'ha fatto fare. E' l'enigma del runner. Ma è anche il bello di volerlo essere sempre.

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Aspettando... #winningvalencia

Forse solo due anni fa in vista della Maratona d'Italia a Carpi avevo iniziato ad allenarmi costantemente e anche in ferie già da luglio. Ma allora era ancora tutto diverso. I giorni e le settimane scarseggiavano, non c'era tempo d'aspettare. E soprattutto non avevo quasi preso neanche una pausa dalla prima parte dell'anno. Oggi è un'altra cosa. In realtà mi ero ripromesso di non pensare alla Martona di Valencia fin dopo le vacanze estive. Fine agosto, inizio settembre, con la ripresa organica di allenamenti, gare e lavoro. Ma in realtà mi sto accorgendo di essere in una fase di mezzo. Di rilancio. Di attesa. Come quei dieci minuti che ormai vanno tanto di moda prima di alcune trasmissioni televisive. Non è ancora ora dello show, ma solo per qualche anticipazione, presentazione. Assaggio di ciò che verrà. Aspettando.... #winningvalencia appunto. Una pre-parazione. Una degustazione. Perchè si può far finta che manchi ancora molto, ma poi, alla fine, la testa è già là.

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Marcia dell'Approdo (Rivolta d'Adda)

Sarebbe dovuta essere una domenica di gara o almeno di ripetute lunghe e veloci. Ma come capita spesso in questo periodo, navigo molto più a sensazoine che a cadenza tabellare. E' lo scotto da pagare quando le temperature superano certi limiti. Una parte di lavoro però ho cercato di recuperarla in settimana correndo venerdì sera al Circuito serale di Orino, quando in realtà avrei dovuto riposare. Ma meglio approfittare delle condizioni climatiche favorevoli e delle poche gare di questo periodo. E, anche se avrei voluto dedicare la domenica al riposo mancato in settimana, alla fine con Chiara abbiamo deciso di andare a tapasciare insieme in quel di Rivolta d'Adda. Marcia dell'Approdo che ho corso per la prima volta, pur conoscendo già bene tutto il percorso, essendo disegnato sulla falsariga di quello invernale della Strarivolta. E non è certo stata una passeggiata.

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